Tanti i casi dei bambini nati morti dei quali non si fa cenno proprio per cercare di evitare di portare alla memoria un triste evento.
In realtà un lutto dovrebbe essere elaborato e, in qualche modo, archiviato come un momento negativo di vita.
Una nuova indagine mondiale, che verrà poi pubblicata sulla rivista medica The Lancet, sta cercando di ottenere quante più notizie possibile riguardo la nascita di bambini morti, evento che mette a dura prova i genitori in primis ma anche i familiari degli stessi e l’equipe medica che ha assistito a questo triste evento. A coordinare e a ideare questa indagine è il Mater Research, a Brisbane, in Australia.
Nella precedente indagine condotta nel 2011 questi i numeri:
Nonostante tali dati, non c’è ancora sufficiente consapevolezza sulla morte in utero, ecco perchè abbiamo deciso di sponsorizzare tale indagine.
L’associazione CiaoLapo, membro dell’International Stillbirth Alliance, costituita da genitori che hanno condiviso l’esperienza del lutto in gravidanza o dopo il parto assieme a professionisti con lo scopo di fornire ai genitori aiuto e supporto, sta effettuando questo sondaggio in Italia, sondaggio che è rivolto ai genitori che hanno vissuto il lutto, ai medici che in qualche modo ne hanno preso parte e a tutti i cittadini che hanno assistito, anche se da spettatori, al lutto perinatale.
Lo scopo che si pone questa indagine è quello di affrontare il lutto nonché di conoscere, più da vicino
per cercare un comune denominatore e prevenire, eventualmente, la morte in utero e anche per aiutare genitori e familiari ad affrontare l’evento.
Chi può partecipare a questa indagine?
Per dare il nostro contributo a questa importantissima e utilissima indagine dobbiamo dedicare 10 minuti del nostro tempo e cliccare sul link che ci riguarda all’interno del sito ufficiale di CiaoLapo. Facciamolo consapevoli di dare anche una mano alla scienza, ma soprattutto ai genitori.
E voi unimamme, sempre accorte e pronte a dare una mano, prenderete parte al sondaggio? Inutile chiederlo, conosciamo già la vostra risposta.
(Fonte: ciaolapo.it)
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