Nuovi voti per valutare i bambini a scuola: da A a D

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Care Unimamme, dopo la notizia di solo qualche giorno fa circa l’introduzione “dell’educazione ambientale” come materia obbligatoria nella scuola, ecco che si presenta un’altra novità, ancora più profonda ed incisiva ma che entrerà davvero “in punta di piedi”già da questo anno ma in via sperimentale, si tratta della: certificazione delle competenze.

Gli insegnanti in pratica, in affiancamento ai consueti voti, saranno chiamati a valutare un complesso insieme di caratteristiche come:

  • problem solving
  • abilità
  • atteggiamenti
  •  emozioni
  • potenzialità
  • stile di vita.

Attraverso una osservazione nel tempo,  i compito a cui saranno chiamati gli insegnanti sarà quello di misurare e raccontare la valutazione inerente all’ambito in una scheda che verrà consegnata alle famiglie a fine anno, insieme alla pagella.

Da “A” a “D”: i voti per valutare le competenze

La certificazione delle competenze avverrà solo per gli studenti che concludono i cicli del primo grado, e quindi sono state formulate

La scheda adottata, secondo quanto descritto nella circolare del MIUR n.3/2015 chiede di descrivere:

  • la padronanza dei saperi acquisiti,
  • la capacità di usarli per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali e simulati.

Questa padronanza sarà “misurata” attraverso dei valori espressi nelle prime 4 lettere dell’alfabeto:

  • A= avanzato
  • B=Intermedio
  • C= Base
  • D=Iniziale

Se all’alunno viene riconosciuto un livello A, significa che è stato dimostrato un grado molto competente nel risolvere problemi complessi, decidere con responsabilità, padroneggiare le conoscenze acquisite; per D invece si intende che l’alunno, se guidato, svolge compiti semplici in situazioni note.

La valutazione delle competenze servirà da orientamento per la scelta dei percorsi di istruzione seguenti.

Già dal prossimo anno scolastico, 2015/2016, tutte le quinte primarie e le terze medie di Italia adotteranno “in via sperimentale” la certificazione, che però dal 2016/17 entrerà in via definitiva e obbligatoria.

Voi care Unimamme, cosa ne pensate? Reputate utile l’espressione di un giudizio oltre che sull’acquisizione, anche sulla capacità di mettere in pratica il sapere?

(Fonte: Corriere)

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