Grazie alla scienza e all’impegno di numerosi ricercatori Don Moir, malato di SLA che non riusciva più a parlare con la moglie dal lontano 1999, è riuscito a regalarle una frase giusto in tempo per il loro 25°esimo anno di matrimonio.
Per anni, da quando Don è stato messo sotto ventilazione, l’uomo è stato costretto a comunicare con la moglie tramite una lavagna con delle lettere che richiedeva la complessa operazione di individuare delle lettere, appunto, per formare una parola.
Ma grazie all’aiuto dell’Associazione no profit: Not Impossibile Labs, che grazie ai suoi tecnici e ingegneri riesce a risolvere problemi sanitari apparentemente insormontabili, Don è riuscito ad utilizzare un computer con un design personalizzato. Il pc infatti è un portatile modificato con un dispositivo per tenere traccia del movimento degli occhi di Don.
Grazie alla sua nuova lavagna digitale Don ha scritto alla moglie una bellissima lettera d’amore che il pc ha poi letto per lui ad alta voce:
“Cara Lorraine, non posso immaginare la vita senza di te. Hai fatto volare gli ultimi 25 anni trascorsi insieme e hai reso i 20 con la Sla più sopportabili. Ora guardo ai prossimi venti.
Con amore.
Don”
Gli strumenti per aiutare i pazienti a parlare con il sostegno di una voce artificiale non sono nuovi, molti di essi utilizzano immagini e lavagne, ma Matt Brassil, stratega e coordinatore di Not Impossibile Labs ha spiegato che in passato Don aveva provato altri software più complicati ma non era rimasto soddisfatto. La cosa più difficile infatti è stata superare la mancanza di esperienza di Don con i computer.
Purtroppo la malattia di Don lo ha colpito proprio nel momento in cui l’uso del personal computer è diventato dominante. Quindi i tecnici hanno dovuto lavorare per trovare qualcosa di semplice e il modo migliore è stato quello di ispirarsi alla lavagna con le lettere che Don e la moglie utilizzavano da 15 anni e farne una versione digitale.
Il dispositivo creato, ancora in fase di perfezionamento, potrebbe avere un impatto ancora maggiore sulla famiglia di Don.
“Don è entusiasta delle possibilità che gli si sono aperte, è eccitato all’idea di parlare con me, i figli e gli amici in modo più libero. Non deve più dipendere da me per farlo. Potrò lavare i piatti e avere una conversazione con lui” ha concluso Lorraine sull’Huffington post.
In onore del proprio spirito, cioè di usare la tecnologia per la salvezza dell’umanità Not Impossible Labs ha reso la tastiera virtuale di Don scaricabile senza alcun costo.
Unimamme questo è l’utilizzo della tecnologia che apprezziamo di più e voi?
Tempo fa uno studente di ingegneria ha usato la propria abilità e una stampante 3d per progettare un braccio meccanico per un bimbo che ne era rimasto privo, chissà quante altre cose si potranno creare un giorno, per chi ne ha bisogno. E ora pronte ad emozionarvi con il video?
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