Parliamo di sicurezza dei bambini e dei modi che hanno i genitori per ridurre al minimo il rischio di perdere di “vista” il proprio figlio.
Quante volte ci è capitato di sentire recitare dall’altoparlante del lido o al centro commerciale: “si è smarrito bambino ….. i genitori sono pregati di recarsi…..”. Ebbene, adesso la tecnologia potrebbe arrivare in soccorso di queste esigenze.
Si chiama Twinkle, pesa 50 grammi e sta nel palmo della mano. Questo piccolo “aggeggio” tecnologico ha la funzione di consentire la localizzazione di chi lo indossa. Twincle è infatti dotato di un minuscolo radar con il quale segnala se la persona controllata si è spostata dalla zona sicura, che è stata precedentemente impostata a seconda delle esigenze, tramite sms a:
Il segnale di localizzazione sarà appunto un “twincle”, un “campanellino”, che grazie al sensore può inviare anche una posizione al minuto con un margine di errore inferiore ai due metri. Con il pulsante Sos, chi usa Twinkle può segnalare un’emergenza e si può anche impostare la distanza massima tra il localizzatore e il proprio cellulare. La copertura si estende su 70 paesi, di cui 28 europei. Ovviamente questo meccanismo fa scattare un particolare controllo sul consenso della persona controllata nel contratto quindi si certifica il consenso della persona controllata, o la patria potestà del controllore.
La tecnologia sta facendo sempre più dei passi da gigante e questo piccolo dispositivo in realtà si presta a molti altri usi, ad esempio con le persone anziane affette da malattie come l’Alzheimer, il localizzatore anche in questo caso potrebbe essere in grado di proteggere da eventuali rischi incorsi dalla possibilità di allontanamento “incosciente”.
E se volessimo trovare altri usi non potremo che sbizzarrirci:
Care Unimamme, lo comprereste? In quali occasioni usereste un prodotto del genere?
(Fonte: Twincle)
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