Vendita e traffico di bambini, non sono argomenti che riguardano soltanto episodi eclatanti come quello venuto alla luce solo qualche settimana fa sull’orrore in Cina, dove è stata scoperta una “fabbrica di neonati”.
Accade a Messina infatti, che una coppia affranta dal dolore di non poter avere bambini decide di non fermarsi davanti al desiderio di avere un figlio e decide di ricorrere all’adozione illegale.
Secondo Eurostat solo tra il 2010-2012 in Italia sono state rilevate in totale 6.572 vittime di tratta, pari al 22% del totale europeo. In Italia, nel 2014 sono state assistite 1.451 vittime, tra cui 88 minori, ma il fenomeno è in buona parte sommerso.
Ciò che è stato scoperto a Messina è incredibile.
Non riescono ad avere figli ed architettano un piano seguito sin nei minimi particolari. Neanche l’età del bambino “comprato” sarebbe casuale. Nel 2008 infatti la coppia aveva denunciato la nascita di un bambino mai esistito per poi attivarsi per attribuire le generalità di questo figlio ad un bimbo individuato in Romania grazie a dei “trafficanti”. I coniugi si sarebbero accordati con i familiari del piccolo romeno e lo avrebbero “acquistato” per una cifra di 30mila euro ed il denaro sarebbe avvenuta lo scorso 17 gennaio in una zona di campagna nei Nebrodi.
Una settimana dopo della consegna del denaro i carabinieri, che stavano già monitorando la vicenda, intervengono prima della consegna della “merce di scambio” ai futuri genitori. Nelle intercettazioni telefoniche i trafficanti fratelli Aldo e Franco Galati Rando chiamavano il piccolo proprio “pacchetto”.
La nuova coppia di genitori è invece originaria di Castell’Umberto ma residente in Svizzera, dove gestiva attività alberghiere e night; i due avevano già un figlio grande ma, non riuscendo ad avere un altro figlio e non volendo perdere tempo con l’adozione si sarebbero rivolti ai malviventi.
In tutto sono 8 i fermati: la coppia di coniugi; Vincenzo Nibali, 47 anni, di Castell’Umberto; Franco Galati Rando e Aldo Galati Rando, rispettivamente di 46 e 54 anni, entrambi di Tortorici; e Vito Calianno, di 43. Gli investigatori hanno fermato inoltre la madre ed il fratello del bambino romeno, e la coppia che avrebbe voluto un bambino comprato.
Il piccolo oggetto della tratta è stato adesso affidato ad una comunità per minori di Messina e potrà essere adottato regolarmente.
“L’intervento dei carabinieri che ha sventato la terribile compravendita del bambino romeno di 8 anni per 30 mila euro è un forte segnale di allarme che manifesta la necessità di rafforzare le reti di protezione per le piccole vittime di tratta e di grave sfruttamento. In Italia da troppo tempo siamo in attesa del varo, da parte del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, di un Piano nazionale di contrasto che rafforzi tutte le misure di protezione nei confronti dei minori a rischio. Occorre sempre ricordare che l’adozione illegale è un crimine ed è necessario diffondere la consapevolezza di questi crimini in modo che tutti possano tenere gli occhi aperti”. – ha dichiarato al Corriere, Raffaella Milani resp. Save the Children.
Care Unimamme, una orrenda storia con tanti protagonisti e che fa immaginare la possibilità reale che altre vicende come queste si stiano concretizzando ma senza nessun lieto fine. Voi, cosa ne pensate di questa orribile storia?
(Fonte: Corriere)
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