Unimamme, se siete in attesa di un bel frugoletto non allarmatevi, ma dopo gli scontrini contenenti biosfenolo dovreste stare allerta anche per quanto riguarda le bottiglie di plastica.
La scienza infatti continua a fare ricerche sulle sostante pericolose per la salute dei bambini e di recente si è scoperto che sostanze chimiche contenute nella plastica possono alterare i genitali del bebè.
Uno studio pubblicato su Live Science, compiuto su un campione di 700 bambini ha rilevato che l’esposizione agli ftalati, un certo tipo di sostanze chimiche contenute nella plastica, può influire sullo sviluppo dell’apparato riproduttivo dei maschietti.
Secondo uno degli scienziati coinvolti si tratta di un cambiamento molto piccolo e, apparentemente, non ci sarebbe nulla di strano dal punto di vista clinico in questi bimbi, ma si tratta pur sempre di un cambiamento che potrebbe comportare dei problemi più avanti.
Bambini che sono stati esposti a un alto livello di uno ftalato in particolare, il diethylhexyl ftalato, mentre si trovavano ancora nel grembo materno, presentavano una distanza anogenitale (distanza tra i genitali e l’ano) che era più corta del 4% di quelli le cui mamme erano state esposte a bassi livelli di questa sostanza.
Questo potrebbe indicare una mascolinizzazione incompleta anche se al momento non si può sapere se il processo rimarrà stabile o meno.
Le ricerche, in questo campo, sono ancora gli inizi, ma nel frattempo le donne gravide potrebbero considerare di stare alla larga dalle bottiglie di plastica.
Voi unimamme siete rimaste colpite da questa ricerca?
Come vi regolerete?
Dite la vostra se vi va.
(Fonte: The Stirr)
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