Il professore di biologia Rob Dunn, autore di The Wild Life of our Bodies (La vita selvaggia dei nostri corpi) ha evidenziato che la comunità medica, in questi anni, ha lavorato alacremente per eliminare il maggior numero di microbi dal nostro corpo, abusando degli antibiotici, degli antisettici e pesticidi, ma questo potenzialmente potrebbe farci più male che bene.
Secondo lui una vita troppo pulita finisce per indebolire il nostro sistema immunitario che ha bisogno di microbi e batteri intestinali per tenerci in salute e proteggerci dai patogeni più pericolosi.
Questa fobia dei germi affonda nel passato, quando il 40% delle donne tra il 1600 e il 1800 moriva di parto a causa della febbre puerperale che non si lavavano le mani prima di aiutarle a partorire. Con lo sviluppo di pratiche igieniche durante l’intervento chirurgico e il parto, l’insorgenza di tali infezioni è quasi scomparsa, e i pochi casi che si verificano sono rapidamente debellata con antibiotici. Di sicuro in ospedale l’ambiente deve essere sterile, ma è davvero necessario imporre questa regola a bimbi sani e robusti?
Ormai siamo circondati da una mentalità sociale volta alla pulizia. Usiamo salviette antibatteriche, gel, inoltre le mamme usano bottigliette di disinfettante per le mani e le puliscono dopo ogni uscita pubblica. Andando al supermercato troverete tessuti anti batterici per pulire il carrello dai pericolosissimi batteri lasciati dal precedente cliente.
Una recente ricerca ha stabilito che questi panni per la pulizia contengono pesticidi pericolosi non solo per i batteri, ma anche per noi, fino a causare l’asma.
Altre preoccupazioni riguardano l’aumento di allergie nei bambini mentre il sistema immunitario evita di combattere le infezioni concentrandosi verso l’interno. Inoltre la Federal e Drug Administration ha rilevato che i prodotti antibatterici non sono più efficaci del normale acqua e sapone.
Per quanto riguarda il bagnetto dei bambini potreste chiedervi se è davvero necessario farlo tutti i giorni a fronte del rischio, per esempio, di incentivare eczemi.
L’American Academy of Dermatology raccomanda che i bambini tra i 6 e gli 11 anni dovrebbero fare il bagno almeno 1 volta o 2 la settimana oppure in queste occasioni:
Secondo il pediatra David Geller le nuotate in piscina o al lago contano come bagni.
Per i neonati gli accorgimenti sono un po’ meno chiari. I neonati vengono alla luce con una protezione naturale per la pelle dotata di proprietà immunitarie.
Lavare il piccino a poche ore dalla nascita però è una routine presso gli ospedali. Noi vi abbiamo parlato di 6 motivi per ritardare il bagnetto del piccolo, passare un panno intorno alla zona del collo e del pannolino sarebbe infatti già sufficiente per un paio di giorni.
Il consiglio riguardante l’igiene dei bambini e su ogni quanti giorni bisognerebbe farlo in realtà è più semplice del previsto e riguarda la circostanza per cui il bimbo è chiaramente sporco o puzza, fargli lavare le mani con acqua e sapone e passare un panno pulito nell’intervallo tra i vari bagnetti.
Siete d’accordo unimamme? Voi ogni quanto fate il bagnetto ai vostri bimbi? Avete avuto casi di eczema dovuto all’eccessiva igiene?
Raccontateci la vostra esperienza se vi va.
Noi vi lasciamo con 5 consigli per insegnare l’igiene ai bambini.
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