Ma cos’è l’epilessia? Si tratta di una disfunzione neurologica che si contraddistingue con improvvise, e a volte ricorrenti, perdite di coscienza accompagnate da movimenti convulsivi dei muscoli, comunemente chiamate crisi epilettiche.
La crisi epilettica, per curare la quale in America si somministra la cannabis, è cosa diversa dalle convulsioni febbrili che, però, si manifestano con gli stessi sintomi:
Esistono diversi tipi di epilessia così quante le cause che la provocano, riporta il sito del Bambin Gesù. Bisogna sempre andare a fondo con l’anamnesi e scoprire, dunque, quale causa ha provocato la crisi epilettica poiché ogni causa può essere sintomo di un determinato problema, che rientra in una di queste condizioni:
a seconda dei casi
All’improvviso il corpo si irrigidisce o inizia a scuotersi in modo violento e si perde coscienza. Il tutto deriva dall’attivazione di alcune cellule cerebrali, attivazione che può essere
Si è in presenza di epilessia solo quando la crisi convulsiva sia appartenente all’attivazione primaria poiché la stessa, avvenuta senza alcuna causa scatenante, può dipendere esclusivamente da due fattori:
Per quanto riguarda, invece, i casi di crisi convulsive appartenenti all’attivazione secondaria si tratta di problemi cerebrali non per forza legati all’epilessia.
Se è vero che l’epilessia è caratterizzata da irrigidimento o scuotimento improvviso del corpo è vero anche che non sempre questi eventi sono da ricondurre alle cellule del cervello. Può succedere, infatti, che il nostro corpo risponda allo stesso modo anche in presenza di altre patologie. Per esempio nella sincope si perdono i sensi per un improvviso abbassamento della pressione arteriosa e che il cervello possa rispondere a tale avvenimento con manifestazioni motorie di breve durata ed entità.
A seconda, poi, della zona interessata dalla crisi epilettica le manifestazioni cliniche sono diverse, per cui, se l’area interessata è
È possibile pure che le crisi coinvolgano l’intero cervello e che la manifestazione delle stesse si presenti sotto “assenze” brevi e temporanee, senza manifestazione motoria né caduta.
Chiaramente la prima cosa da fare è quella di non perdere la lucidità e la calma per essere quanto più utili al soggetto interessato dalla crisi convulsiva. Ecco alcune indicazioni sul da farsi:
La crisi convulsiva deve fare il suo decorso, per cui come è venuta recede in modo spontaneo.
Se la crisi epilettica giunge senza convulsioni ma con “piccole assenze”
Nel caso in cui i medici abbiano prescritto l’utilizzo di microclismi di valium bisogna attendere che passi prima qualche minuto prima di somministrare lo stesso, poiché quasi nel 90% dei casi la crisi recede dopo 1-2 minuti e il corpo torna, lentamente, morbido.
Un utile suggerimento è quello di cercare di prestare attenzione all’evoluzione della crisi e alle manifestazioni come la deviazione da un lato degli occhi o la tipologia di scosse questo perché più informazioni si danno al medico curante e meglio si riesce a trovare la giusta cura.
E voi unimamme avete mai avuto a che fare con le crisi convulsive? Come avete reagito? Siete riuscite a mantenere la calma e a rendervi utili o il panico ha avuto la meglio su di voi?
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