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Travaglio

Travaglio: 10 trucchi per renderlo più veloce

Published by
Valentina Colmi

Se siete verso gli ultimi mesi della gravidanza, comincerete a pensare al parto.

Alla prima gravidanza tutto è un’incognita: “proverò tanto dolore?”, “a che cosa assomigliano le contrazioni?” vi chiederete. Beh, sappiate che sono paure che toccano tutte le future mamme: vedrete che al momento giusto ve ne accorgerete, fidatevi.

Al primo figlio è possibile che il travaglio possa essere piuttosto lungo: circa 12 ore. Esistono però dei “trucchetti” per sperare almeno di accorciarlo di qualche ora: soffrire dovrete soffrire, è inutile nasconderlo, ma almeno in maniera più limitata.

Vediamo insieme quali sono i segreti per un travaglio più semplice.

10 trucchi per un travaglio più veloce

Ecco i 10 trucchi riportati su Parents.com.

1- Pratica del movimento leggero: mantenersi in forma durante la gravidanza permette alla donna di sviluppare una certa resistenza al dolore (d’altronde lo sport è fatica, no?). Nuota, cammina o fai uno dei corsi di yoga prenatale.

2- Frequenta un corso pre parto: di solito si tratta di una serie di lezioni in cui possono partecipare anche i papà e in cui si parla della gestione del bambino che arriverà. Come allattarlo, come cambiargli il pannolino, cosa succede al corpo femminile quando incomincia il travaglio sono tutti argomenti interessanti e utili per capire a che cosa andate incontro. Sono poi previste anche delle lezioni in cui vi insegneranno degli esercizi di respirazione per sopportare meglio il dolore.

3- Trova qualcuno che possa seguirti durante il parto: certo, la presenza di vostro marito è fondamentale, ma potete farvi seguire anche da un’ostetrica o da un doula. Sapete che un buon parto può ridurre l’insorgenza della depressione post partum? Inoltre, una doula può diminuire del 30% la possibilità di un cesareo.

4- Distraetevi: è più facile dirsi che a farsi, ma soprattutto se siete al primo figlio è probabile che ci vogliano ore da quando avrete le prime contrazioni e vi si romperanno le acque. Non precipitatevi subito in ospedale, ma cercate di mantenere la calma e di fare altro: camminate, fate una doccia…o i biscotti:)

5- State attente a cosa mangiate: a causa delle contrazioni dei muscoli dello stomaco quando cominciate il travaglio, è probabile che vi venga la nausea o che vomitiate. Per cui cercate di mangiare leggero, magari delle barrette di cereali che possono darvi energia. Una volta in ospedale affidatevi invece al personale sanitario per reidratarvi.

6- Fatevi una doccia: una doccia di acqua calda può servire a diminuire il dolore. Potete farlo a casa oppure se l’ospedale ne è dotato nella sala parto anche lì.

7- Entrate in una vasca: avete mai pensato di partorire in acqua? L’acqua aiuta infatti a rilassarsi e a aumentare la dilazione. Oltre a ciò, il bambino nascerà senza il trauma delle luci di una sala parto, ma passerà in maniera meno traumatica dal vostro utero al mondo.

  • Fatevi fare un massaggio: quando si è in travaglio spesso il dolore sembra essere una cintura che si stringe sempre di più attorno ai fianchi. E’ molto importante che stiate comode in questi momenti e farvi massaggiare la parte bassa della schiena dove vi fa male può aiutarvi.
  • Camminate: per facilitare la dilatazione non state sedute. Provate a camminare anche se avete dolore: la forza di gravità aiuterà a aumentare la dilatazione.
  • Non opponetevi all’uso di farmaci: se le cose vanno per le lunghe – ovvero se non vi dilatate abbastanza dopo diverse ore – prendere in considerazione o l’epidurale o l’ossitocina. Soffrirete di meno e potrete recuperare le energie per la fase espulsiva.

E voi unimamme avete adottato qualcuna di queste tecniche?

Noi vi lasciamo con uno studio sui segnali per indurre il travaglio.

Valentina Colmi

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