L’ambliopia è una condizione caratterizzata dall’indebolimento della vista in un occhio. Questo disturbo, meglio conosciuto come “Occhio pigro” colpisce 1 bambino ogni 40, ovvero il 3% della popolazione mondiale. Fino a oggi l’unica terapia era quella di bendare l’occhio “sano” per permettere a quello “pigro” di svilupparsi e di lavorare di più. Per evitare di indossare questo antiestetico cerotto (ricordiamo che un papà per rendere più belli i cerotti indossati dalla sua piccola Layla ha deciso di decorarli con bellissimi quanto colorati disegni) arriva Dig Rush, un videogioco terapeutico che letteralmente costringe anche l’occhio pigro a collaborare.
Dig Rush è un videogioco terapeutico, sviluppato da Amblyotech ideato con la collaborazione dell’Università di McGill, in Quebec, che obbliga entrambi gli occhi a cooperare costringendo anche l’occhio pigro a fare la sua parte.
Questa applicazione può essere scaricata sui tablet e sugli smartphone e deve essere giocato utilizzando dei particolari occhiali 3D con una lente rossa e una lente blu. Il gioco, nel quale ci sono una serie di blocchi che cadono, fa lavorare entrambi gli occhi del videogiocatore addestrando il cervello ad aumentare l’acutezza visiva.
Sullo schermo scorrono, orizzontalmente, degli oggetti blu e rossi visibili solo attraverso le lenti colorate degli occhiali tridimensionali, ogni occhio riconosce gli oggetti del colore della lente sua. Una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’ambliopia considerato che dopo gli 8 anni di età non è più curabile con l’ausilio dei cerotti occlusivi e perciò bisogna intervenire chirurgicamente per risolvere questo difetto.
E voi unimamme cosa ne pensate di questa meravigliosa innovazione? Io trovo che sia davvero strepitosa. Da piccola il mio occhio sinistro era pigro e “ai miei tempi” non c’erano cerotti. Io indossavo una specie di tappo con una ventosa che si appiccicava ai miei occhiali da vista. Un vero incubo!!! Evviva la ricerca, evviva Dig Rush!!! Che non si dica che i videogiochi fanno male, ne esistono alcuni, come questo, che produce solo effettivi positivi.
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