Care unimamme, questa è una storia di una bambina, una guerriera dovremmo dire e di una mamma che non ha mai dubitato.
Marie Delanote è una mamma incinta e il tempo le scade a maggio. Un forte mal di gola e l’aver sviluppato lo streptococco A l’hanno fatta stare intorno alla 21esima settimana. Dopo circa 10 giorni ha perso il tappo di muco cervicale, dopo 3 giorni le si sono rotte le acque.
Marie si è vista quindi costretta a recarsi in ospedale per permettere ai sanitari di prendersi cura della sua bimba. La donna, una volta giunta all’ospedale di Basildon è stata però trasferita a quello di Portsmouth poiché nel primo non c’era il reparto adatto ai bambini nati molto prima del tempo. A Basildon però le fanno una prima inizione per accelerare lo sviluppo dei polmoni della bimba.
Non vi ricorda un po’ la storia di Jett Morris, nato a 25 settimane di gravidanza?
A Basildon Marie viene ricoverata e tenuta sotto costante controllo. Decide però di andare in bagno, e dopo un attimo di sgomento per essersi sporcata si rende conto che quello che le sta accadendo è la peggior cosa che una futura mamma vorrebbe vivere, la sua bimba sta nascendo. La testa di Eloise è già fuori dal canale del parto ma è presto, troppo presto! Sono trascorse solo 23 settimane, ne mancano ancora 17 prima del termine della gravidanza. Un vero incubo che Marie descrive così: “c’era uno specchio davanti al gabinetto e guardando ho visto una piccola testa trale mie gambe”.
Eloise nasce e pesa poco meno di mezzo chilo, uno scricciolo. Un parto veloce e indolore, essendo Eloisa così piccina: “Era grande come la mia mano, ci sta nella mia mano – è davvero davvero piccola”.
Inizia, per la piccola, un vero calvario. Eloise ha contratto, dalla mamma, lo streptococco A e B ed è ricoperta di pus maleodorante. Davvero troppo per una bimba così piccola. Viene immediatamente ricoverata in terapia intensiva dove medici e paramedici si prendono cura di lei.
Marie viene riportata in camera sua e, stranamente, invece di essere assalita dall’ansia è stata pervasa da una calma spirituale. Merito, questo, del suo lavoro. Marie è una guaritrice spirituale e utilizza il Reiki, una tecnica per ridurre lo stress e levare dalla mente i pensieri negativi lasciando spazio solo a quelli positivi. Così mentre i medici curavano la piccola Eloise con la medicina tradizionale Marie cercava conforto, trovandolo, nel reiki che lei stessa definisce “chirurgia psichica”.
Passano, così, ben 4 mesi ed Eloise viene dimessa perché ormai non più in pericolo di vita.
Per i primi otto mesi vissuti fuori dall’ospedale la piccola ha avuto bisogno di respirare attraverso una bomboletta di ossigeno. Mesi lunghi e difficili soprattutto per le domande poste dalla gente nel vedere la piccola respirare attraverso la bombola. Poi, finalmente, in prossimità del primo compleanno di Eloise, arriva la bella notizia: non c’è più bisogno di ossigeno.
I bambini nati così prematuramente (prima di 26 settimane di gestazione) rischiano di avere problemi agli occhi, di cecità, problemi di cicatrizzazione, problemi di crescita e problemi di sviluppo in movimento. Ma Eloise sta benissimo e gli specialisti ritengono questo suo status un vero e proprio miracolo.
Marie, madre di altri tre figli, Jack di nove anni, Adam di otto e Orla Jane di quattro ha dichiarato: “Tutti i miei figli sono speciali per me, ma Eloise dopo quello che ha passato lo è ancora di più”.
E voi unimamme cosa ne pensate di questa storia che ha dell’incredibile? Una bimba nata poco meno di mezzo chilo che ad oggi gode di ottima salute e conduce una vita identica a quella dei suoi coetanei nati a termine.
E ora guardate il video della piccola Eloise.
(Fonte: dailymail.co.uk)
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