Cosa significa avere un bambino in terapia intensiva neonatale? Nessuno si augura mai che possa accadere a se o per chi ama ma anche questa potrebbe essere una delle prime sfide dell’essere genitore. Avere un bambino in terapia intensiva è dura, sia che si tratti di pochi giorni o di mesi. La separazione dal neonato è dura. I genitori dei bambini in terapia intensiva sono spesso esauriti, terrorizzati, colmi di speranza ma allo stesso tempo in preda ad un sentimento di vuoto, di certo profondamente innamorati della loro piccola creatura. Si tratta di un momento incredibilmente difficile, che difficile anche da comprendere se non lo si ha provato in prima persona.
Cosa può fare un amico, un familiare per una persona che sta attraversando questo momento? Ecco un elenco semplice di Belly Belly su ciò che questi casi può davvero aiutare chi ami a trovare supporto, conforto e qualche incoraggiante sorriso.
Neonati in terapia intensiva neonatale: come aiutare i genitori a superare questo momento
Da sorella, fratello, cugino, familiare o amico ricorda che hai il potere di rendere le cose un po ‘più facili per i nuovi genitori, ecco come:
- Congratulatevi con loro: Troppo spesso, l’annuncio di una nascita prematura è accompagnata da commiserazione. Certo che un parto pretermine non è l’ideale, ma i nuovi genitori hanno accolto il loro bambino nel mondo e questo merita una celebrazione. Invia loro una cartolina e un regalo, fate tutto ciò che avreste fatto se il bambino fosse arrivato senza alcuna complicazione.
- Non abbiate aspettative: Non andate a trovarli aspettandovi di poter vedere il bambino per un attimo o altro. Non abbiate aspettativa alcuna ma dedicatevi a loro.
- Offritevi di aiutarli a recuperare quanto gli necessita Potete aiutare i genitori a restare in terapia intensiva con il loro bambino appena nato offrendo loro di raccogliere tutti gli oggetti personali di cui potrebbero avere bisogno. Con molta probabilità la coppia non si aspettava di trascorrere del tempo in terapia intensiva dopo la nascita, e quindi potrebbero aver lasciato a casa molte cose di cui invece hanno bisogno. Dite loro di scrivere una lista e fategli avere ciò che necessitano in modo che loro si sentano sgravati e possano restare col loro bambino.
- Diventate tassisti per loro: Se i genitori non possono guidare o se alla mamma è stato consigliato di non farlo offritevi di accompagnarli se ne hanno bisogno. Ridurre cosi i costi del taxi, o risparmierete comunque loro “logistici” pensieri.
- Aiutateli con i loro bambini più grandi : Se il piccolo nato ha fratelli o sorelle che lo attendono a casa, offritevi di far loro da baby sitter. Potete occuparvi di portarli a scuola. aiutarli con i compiti, dormire con loro, o portarli fuori a fare una passeggiata o giocare per distrarli un po’.
- Aiutateli con gli animali domestici: Non solo i bambini più grandi ma anche altri membri della famiglia a quattro zampe hanno bisogno di cura. Se siete in grado di dare una mano con il cane portatelo a passeggiare, oppure pensate all’ alimentazione del gatto, alla pulizia di gabbie, oppure passate anche solo del tempo con loro in modo che non si sentono ansiosi o abbandonati, e da consentire ai genitori di passare più tempo col loro neonato.
- Date loro occasione di svago: Trascorrere ore in terapia intensiva è difficile, pensate quindi di inviare ai vostri amici o parenti riviste, libri, film e giochi, tutto ciò che potrebbe aiutare i genitori ad occupare la loro mente mentre aspettano che i loro bambini siano pronti a lasciare l’ospedale.
- . Regalate loro dei libri da leggere al bambino: I genitori con bambini in terapia intensiva non hanno spesso modo di sentirsi come tutti gli altri. Leggere per il loro bambino è qualcosa che possono fare, regalate loro un assortimento di libri, li aiuterà a: passare il tempo, avere la possibilità di rafforzare il loro legame col piccolo, costruire la fiducia nella loro genitorialità. Non basta inviare semplici libri per bambini. Ricordate che hanno un sacco di tempo da perdere, quindi scegliete romanzi più lunghi come Peter Pan, Alice nel paese delle meraviglie e Harry Potter.
- Contribuite alle spese: Avere un bambino in terapia intensiva può essere costoso. L’ospedale può essere situato lontano da casa, i genitori potrebbero dover sborsare per un hotel. Questo non è qualcosa che di solito viene messo a bilancio da molti genitori. Se i genitori stanno facendo un sacco di chilometri con l’auto regalate loro un pieno, se devono pernottare in hotel pagate per loro una notte.
- Ricordate loro che devono mangiare : Un genitore con un bambino in terapia intensiva è improbabile che si sieda tre volte al giorno per i pasti. In queste situazioni si dimenticano le proprie esigenze. Quando andate a far loro visita portate snack, piatti fatti in casa con posate monouso… in modo possano mangiare senza dover andare lontano.
- Rimettete in ordine la loro casa: Risparmiate loro il tempo di riordinare. Quando riporteranno il loro bambino a casa per la prima volta, assicuratevi che la loro casa sia ordinata, pulita, sgombera dal trambusto che necessariamente ha provocato l’andirivieni casa ospedale.
- Riempite il loro frigo: Così come la casa, il frigo potrebbe trovarsi in pessime condizioni. Aiutateli riempiendo il frigo di frutta e generi di prima necessita ed il freezer con piatti fatti in casa che hanno solo bisogno di riscaldare… ma assicuratevi di lasciare anche le istruzioni su come farlo.
- Donate il sangue:I bambini in terapia intensiva hanno spesso bisogno di donazioni per sopravvivere. Anche se il vostro sangue non andrà necessariamente a loro, contribuirà a salvare una vita.
- Siate lì per loro: Basta essere lì, ogni volta che i vostri amici o cari hanno bisogno. Se vogliono una spalla su cui piangere, un orecchio che li ascolti, o qualcuno che li distragga momentaneamente dalla realtà. Siate lì per loro.
- Rimanete in contatto: Non scomparite. Rimanete in contatto, e assicuratevi che loro sappiano che voi ci siete e pensiate al loro bene. Inviategli sms ogni tanto anche per sapere cosa stanno facendo, chiamateli al telefono, se sono in grado portateli a prendere un caffè.
Care Unimamme, vi è mai capitato di vivere una situazione simile? Come vi siete comportate? Quale suggerimento vi sentireste di condividere?
Noi vi lasciamo con un ulteriore approfondimento sui nati prematuri.