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L’allattamento prolungato influenza intelligenza, istruzione e reddito

Published by
Francesca Nicoletti

 

Tanti sono i vantaggi nell’allattare al seno, sia per la mamma che per il figlio. Abbiamo già scritto, infatti, di come l’allattamento al seno oltre i 3 mesi riduce il rischio di malattie cardiache e anche di quanto migliorino le capacità di sviluppo nei bambini ma quello di cui scriviamo oggi farà davvero discutere. E già, secondo una ricerca condotta da un equipe di ricercatori, diretti da Bernardo Lessa Horta, presso l’Università Federale di Pelotas in Brasile, il latte materno aumenterebbe il Reddito percepito a 30 anni

Il latte materno fa crescere più intelligenti

Dalla ricerca condotta in Brasile, pubblicata poi su Lancet Global Health, viene messo in evidenza che coloro che bevono il latte materno presentano un più alto Quoziente d’Intelligenza (QI), l’aumento è proporzionale alla quantità di latte materno assunta, più se ne beve e più si diventa intelligenti.

Lo studio brasiliano è stato condotto su 5914 bambini con estrazione sociale varia, provenienti da 5 ospedali, sono stati presi in considerazione bambini appartenenti a famiglie benestanti e figli di genitori laureati e anche bambini di origini umili, tutti nati nel 1982.

Dal 4 giugno 2012 al 28 febbraio 2013, al compimento del loro 30esimo anno di età i 5914 bambini (di 3493 si conosceva anche l’esatta durata dell’allattamento al seno materno) sono stati sottoposti a una serie di indagini e a un test per misurare il quoziente d’intelligenza. Da questa raccolta di dati si è potuto concludere che tanto piu’ lungo è stato l’allattamento, tanto piu’ alti risultano

  • il QI,
  • il titolo di studio acquisito
  • il reddito percepito.

Questa tabella l’ampia variabilità circa l’istruzione materna. Una mamma su 5 ha allattato per meno di 1 mese, e una su 6 ha allattato per un anno o più. Poche le madri che hanno mantenuto l’allattamento esclusivo per 4 mesi o piu.

All’età di 30 anni, il QI medio dei piccoli era 98.0 punti e il numero medio di anni di istruzione è stato di 11 .4.  La distribuzione del reddito mensile è stato positivamente asimmetrica , con una mediana di R $ 1000 (circa 3000 euro ) e una media di 1.501 dollari R ( circa 450 euro).

Volendo invece tener conto di altre variabili, oltre all’educazione materna, come il reddito familiare alla nascita, peso e genere del neonato, si osserva:

 

In relazione all’allattamento fino a 6 mesi, si nota come questo assuma una forma ad U in relazione all’educazione materna e, in misura minore, al reddito familiare alla nascita, ossia è maggiore nel minore e nel maggiore dei casi.

Circa il peso alla nascita risulta essere direttamente associato con l’allattamento al seno, ma non vi è alcuna differenza di peso alla nascita tra i sessi .

Volendo sintetizzare, il livello di istruzione , il QI, e il reddito a 30 anni risultano aumentati con l’educazione materna, reddito familiare, e peso alla nascita.

Circa le differenze di genere, gli uomini hanno avuto risultati di QI leggermente superiori rispetto a quelle oggetto delle donne , ma il contrario è vero per il livello di istruzione. Infine anche il reddito è risultato più alto tra gli uomini rispetto alle donne.

Infine, l’ultima tabella mostra i vari livelli di QI, reddito e livello di istruzione in funzione della durata dell’allattamento.

 

Dalla tabella risulta come le variabili di risultato, QI, Istruzione e Reddito, aumentano con la durata dell’allattamento al seno fino a 12 mesi, e con un allattamento esclusivo al seno fino a 4 mesi. Tuttavia, per entrambi gli indicatori di allattamento, i valori piu’ alti si hanno non in relazione alla più lunga durata ma alla penultima categoria.

Un bimbo allattato al seno per un periodo di 12 mesi rispetto a un bimbo allattato al seno solo per un mese, secondo quanto riscontrato dai ricercatori, presenta:

  • 4 punti in più nel test di QI,
  • un anno in più di scolarizzazione in più,
  • 341 real brasiliani (circa 98 euro) in più in busta paga che corrispondono più o meno a un terzo di un reddito medio in Brasile.

Bernardo Lessa Horta tirando le dovute somme dichiara che tutto ciò è possibile perché nel latte materno ci sono degli acidi grassi saturi a lunga catena (Lcfa), che stimolano lo sviluppo dei neuroni. Per cui tanto più si allatta tanto più si stimola il cervello. Inoltre lo studio suggerisce che il QI è responsabile per circa il 72% del guadagno percepito.

Ultima conclusione a cui sono giunti gli studiosi riguarda il fatto che l’allattamento, visti gli effetti sulle persone, e in generale sulla popolazione, ha un effetto economico positivo sulla società e per questo va favorito e supportato.

E voi unimamme che ne pensate di questo studio e delle conclusioni cui è giusto? Per quanto tempo avete allattato il vostro bambino?

Francesca Nicoletti

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