Spesso si parla del travaglio come un’esperienza spaventosa, irta di difficoltà, ed è per questo che Jenny Lewis, la fotografa dietro il progetto One Day Young Project ha deciso di fare qualcosa per far cambiare idea alle mamme come lui su questo argomento.
“Quando sono diventata mamma io stessa ho sentito la responsabilità verso le altre mamme e di dire loro che andrà tutto bene” dichiara questa giovane mamma di 2 bambini “perché tutto quello che vi sembra di aver sentito è quello che può andare storto durante il travaglio”.
La Lewis racconta che prima di avere il suo primo figlio: Ruby, non aveva ascoltato nessuna bella storia riguardo la nascita.
“Pensavo che la nascita fosse tutta ospedali ed epidurale. Non avevo pensato fosse qualcosa di cui godere“ ha aggiunto la donna.
Il suo atteggiamento però è cambiato quando un’amica le ha donato un libro riguardante un’ostetrica americana: Ina May Gaskin.
“Il libro era pieno di storie di donne che questa ostetrica aveva assistito, queste persone stavano bene, erano riuscite a schiacciare la paura ed è stato in quel momento che il mio atteggiamento mentale nei confronti del parto è cambiato” ha riferito la donna all’Huffington Post.
Nessuno intende negare l’esperienza di quelle donne che hanno affrontato un duro travaglio, ma queste dovrebbero essere bilanciate con le altre che invece non hanno avuto difficoltà, sostiene la Lewis.
“Io volevo essere una parte di queste ultime storie. Una di quelle che le persone avrebbero potuto leggere per caso, come è successo a me con Ina. Una storia che avrebbe potuto restituire un po’ di equilibrio e diluire un po’ delle paure delle mamme“ ha dichiarato la donna, aggiungendo “volevo catturare quel preciso momento dopo il parto e mostrare che le donne sono ancora se stesse. Ho pensato che una foto sarebbe stata più potente di parole rassicuranti, perché non si può smentire quello che si può vedere fisicamente”.
Così la Lewis ha lanciato il progetto attraverso un post su Facebook a cui hanno risposto diverse mamme.
“Dopo i primi scatti ho scoperto che si trattava davvero di qualcosa di speciale, l’alchimia presente nella stanza era straordinaria, l’energia emanata da quella donna era scoppiettante” ha commentato Jenny Lewis.
La fotografa ha osservato che nell’arco delle prime 24 ore dal parto la loro energie è onnicomprensiva. “Stanno annegando nell’amore e i loro occhi sono pieni di entusiasmo. Volevo catturare quel momento prima che il tram tram di tutti i giorni e le preoccupazioni si insinuassero di nuovo. Per un fotografo è un grande onore catturare quel momento“ ha dichiarato la donna.
Le mamme immortalate da Jenny Lewis hanno storie molto diverse alle spalle e hanno età altrettanto differenti, ma tutte condividono la stessa forza.
“In quelle 24 ore è come se un guerriero uscisse dal corpo di quelle donne” ha riferito Jenny Lewis, guardando con ammirazione alle immagini scattate “si guadagnano la forza dall’azione di proteggere i loro bambini e lo si può vedere in queste foto”.
“Non è solo un altro parto, non è solo un’altra donna. Ogni singola immagine è la loro vita, la loro storia. Ognuno vive la propria battaglia, ma in quel momento riescono a buttarsi tutto alle spalle e stare su un piano di parità. Che io scatti una foto in un hotel, in un palazzo o in un ostello il volto di quelle donne è all’incirca lo stesso. Sono fiere di se stesse” conclude la fotografa.
Unimamme, non trovate che queste foto rappresentino bene quanto espresso dalle parole della Lewis. Voi vi ricordate com’è stato il vostro travaglio?
Eravate spaventate o lo siete ancora?
Magari queste immagini vi aiuteranno a tranquillizzarvi un po’.
Condividete con noi la vostra esperienza se volete.
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