Oggi vogliamo raccontarvi la vicenda della piccola Desiree Andrew, una ragazzina americana con la Sindrome di Down, ma soprattutto con il sogno di fare la cheerleader.
La quattordicenne Desiree è stata ispirata dalla serie tv Glee in cui una delle studentessa di questo liceo, pur avendo la Sindrome di Down, riesce a entrare a far parte del team di cheerleader.
“Se lei può farlo anche io posso” pare abbia detto la ragazzina alla sua famiglia si legge su Yahoo.com/Kenosha News/Kenosha News.
Detto fatto Desiree è stata ammessa nella squadra delle Lincold Middle School, la sua scuola, con il compito di sostenere la squadra di basket a suon di balletti e inni.
Ed è stato in una di queste occasioni che la ragazzina è stata vittima di atti di bullismo da parte dei tifosi di una squadra avversaria.
Intuendo però che la compagna veniva attaccata 3 ragazzi della scuola di Desiree si sono fatti avanti difendendola e dicendo ai bulli “smettetela di prendervela con lei“.
Il padre di Desiree, presente all’evento era molto arrabbiato per la faccenda. “Lei ha visto che ero sconvolto, mi ha buttato le braccia al collo e mi ha costretto a guardarla in volto dicendo: papà, va tutto bene, io gli voglio bene, anche se non gli piaccio” ha detto la ragazzina al genitore.
Da quel momento in poi, mostrare tutto il proprio sostegno a questa ragazza la squadra si è rinominata D’s House e tutti i membri hanno indossato la maglietta con il logo.
Desiree è diventata un membro fisso della squadra e, poco prima dell’inizio della partita i ragazzi sfilano davanti a lei per darle il cinque.
“I suoi compagni si sono fatti avanti come dei veri fratelli maggiori, è stato un bel gesto da vedere” ha commentato l’allenatore, chiaramente orgoglioso dei suoi giocatori.
L’evento non è passato inosservato ai media americani e infatti il video di questo avvenimento è stato visto 10 mila volte in un’ora, attirando persino l’attenzione della nota conduttrice Ellen DeGeneres che l’ha mostrato nel suo show.
Di recente, inoltre la Lincoln Middle School è stata invitata a un evento organizzato da un’organizzazione che si occupa della Sindrome di Down per celebrare gli sforzi di questi ragazzi per mettere a tacere l‘intolleranza nei confronti delle persone che ne sono affette.
“La mia unica preoccupazione è stata quella di esporre Desiree e che stiamo facendo tutto questo per attirare attenzione su di lei. Ma non è cominciata così, è iniziato tutto con dei bravi ragazzi che hanno preso le sue difese davanti a dei bulli. Non voglio perdere le tracce di questa cosa, non voglio svalutare quello che hanno fatto quei ragazzi” ha dichiarato il padre della giovane.
Desiree, racconta sempre il suo papà, ha sempre presupposto di avere un assistente (per aiutarla a scuola) e di essere famosa ed ora questo è diventato realtà e lei ora vive come se fosse in un sogno.
“Desiree è davvero speciale per noi” rimarca infine Laura Stone, insegnante e cheer coach da 12 anni secondo la quale la partecipazione della ragazza ha aiutato i suoi studenti a crescere e ad avere più compassione.
Quello dei compagni di Desiree è stato certamente un bellissimo gesto che mostra come i ragazzi possano essere maturi e protettivi vero un membro del loro gruppo disabile.
Voi unimamme cosa ne pensate? Bisognerebbe dare maggior risalto ad episodi simili?
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Dite la vostra se vi va.
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