Gli stereotipi purtroppo, sono sempre duri da sradicare, soprattutto se affondati in lunghi secoli di “pensiero comune” e dunque è con entusiasmo che accogliamo una nuova campagna che si batte per ristabilire un po’ di giustizia.
Combattere gli stereotipi delle donne
L’associazione tedesca che lotta per i diritti delle donne, Terres des femmes, ha organizzato una campagna pubblicitaria intitolata: Don’t measure a woman worth by her clothes (Non misurare una donna dai suoi vestiti) che tenta di sfatare l’opinione serpeggiante un po’ ovunque per cui una donna deve essere giudicata per quello che indossa.
Questa pubblicità quindi intende rovesciare questo pregiudizio attraverso una serie di immagini in cui, sul corpo di una donna, viene posto un righello immaginario su cui compaiono delle etichette che sottolineano il giudizio delle persone a seconda, per esempio, della scollatura, della lunghezza di una gonna o dell’alterzza dei tacchi.
In ordine dall’alto al basso:
- puttana
- sgualdrina
- lo sta chiedendo
- sfacciata
- civetta
- sostenuta
- vecchia maniera
- puritana
Passiamo al décoltè dall’alto verso il basso
- puritana
- vecchia maniera
- sostenuta
- civetta
- sfacciata
- lo sta chiedendo
- sgualdrina
- puttana
Stessa cosa avviene coi tacchi.
Unimamme e voi cosa ne pensate di questa trovata?
Certo, non è la prima volta che viene presentata una campagna pubblicitaria per alzare l’attenzione sui pregiudizi riguardo il corpo delle donne, ma ogni contributo è sempre ben accetto.
La trovate troppo provocatoria o la ritenete giusta e capace di dare una bella scrollata agli stereotipi sulle donne?