Tutti i genitori vorrebbero che i loro figli fossero sempre al sicuro, purtroppo a volte anche una piccola dimenticanza o un incidente domestico può far vivere a una famiglia momenti drammatici, come accaduto alla blogger Laurie Rahn.
Un giorno come tutti gli altri, sua figlia stava camminando per casa, diretta in camera sua quando la mamma ha udito uno schianto improvviso: la cassettiera le era caduta addosso.
Subito la mamma è intervenuta per cercare di sollevare il comò mentre, angosciata, chiamava il marito per farsi aiutare.
Una volta liberata la piccolina ha dato qualche segnale di coscienza, ma un filo di sangue rosso usciva dal suo orecchio. Subito i genitori hanno chiamato il 911 e sono corsi all’ospedale con la figlia.
“Quando siamo arrivati mi sentivo come se fossi fuori dal mio stesso corpo, come se stessi guardando quanto accadeva dall’esterno. Ho visto me stessa stare lì a sbraitare e a guardare i vestiti di mia figlia fatti a pezzi” ricorda la donna.
Laurie era così sotto choc che dovette sedersi per un po’ per riprendersi, per poi chiamare gli altri famigliari e avvisarli dell’accaduto.
La piccola Brooke, questo il nome della figlia di Laurie, a causa del colpo ricevuto, aveva dell’aria nella testa e i dottori le avevano dato una finestra di 72 ore per capire come si sarebbero sviluppate le cose.
L’aria nel cervello era dovuto a 3 differenti fratture alla testa, a causa di ciò i medici erano preoccupati per le perdite di liquido che avrebbe potuto determinare infezioni cerebrali e persino la meningite.
La bambina inoltre, aveva le ossa orbitali sopra gli occhi rotte, così come era spezzato anche un altro osso molto vicino al nervo uditivo.
Nonostante tutto ciò però, secondo il parere dei medici la situazione non era disperata. Se tutto fosse stato a posto con il cervello, Brooke avrebbe comunque dovuto affrontare un intervento per riparare la lacerazione alla membrana dura del cervello (quella appunto che riveste il cervello).
L’unico modo per effettuare questa operazione era però una craniotomia da orecchio a orecchio per arrivare nella parte alta del cervello.
Senza di essa Brooke avrebbe potuto perdere la vista, soffrire di visione doppia, avere una faccia deforme o addirittura morire per un’infezione.
La bambina alla fine ce l’ha fatta e dopo 2 anni per lei è come se non fosse successo nulla, ma non per la sua mamma.
La donna infatti si sta ancora riprendendo dal contraccolpo emotivo dell’incidente della figlia, una tragica fatalità causata dal semplice desiderio della piccolina di prendere una bambola sopra la cassettiera.
I genitori non avevano fissato il mobile e questo purtroppo ha causato il dramma.
Ecco dunque il suo accorato appello affinché a nessuno accada quello che ha vissuto lei insieme alla sua famiglia.
“Come genitori il vostro peggior incubo è che accada qualcosa al vostro bambino. Voi siete i loro protettori e il vostro compito è di impedire che gli accada qualcosa di male. Purtroppo gli incidenti, semplicemente, accadono. Accadono cose che sono fuori dal nostro controllo. Tuttavia niente vi può preparare a vedere il vostro bambino su un letto d’ospedale ferito e dolorante. Il solo pensiero di perderla mi ha dilaniato all’interno, è stato travolgente. Perché non abbiamo attaccato la cassettiera al muro?” si è disperata questa mamma.
Alla fine Brooke, come accennavano, ha recuperato molto bene e non c’è giorno che la mamma non ringrazi Dio per averle concesso di averla ancora accanto.
Ora la donna desidera sensibilizzare quante più persone possibili circa gli incidenti domestici, perché loro si ritengono fortunati ad aver avuto una seconda possibilità, ma non a tutti è andata così bene.
Le statistiche, a questo proposito, sono sconcertanti: ogni 2 settimane un bambino rimane gravemente ferito o muore a causa del ribaltamento di mobili.
Purtroppo questo tipo di incidenti non discrimina e può accadere davvero a tutti, sia in casa che sul luogo di lavoro.
Quindi ricordiamoci mamme, non si può mai sapere, voi avete ben assicurato tutti i vostri mobili traballanti alle pareti?
Ne va della sicurezza e della salute dei vostri figli, il vostro bene più prezioso.
Tempo fa, in occasione del Super Bowl americano aveva fatto scalpore uno spot di una compagnia di assicurazioni che parlava proprio dei rischi di morte per i bambini determinati da incidenti domestici, ma se questa provocatoria pubblicità ha fatto sì che dei genitori pensassero a prevenire incidenti come quello capitato alla piccola Brooke allora che bene vengano gli spot un po’ più forti.
Voi cosa ne pensate?
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