Talvolta capita di bruciare qualche pietanza in cucina, un evento apparentemente senza rilevanza, se non fosse che ora, gli scienziati, hanno scoperto che proprio il fumo scaturito da questi piccoli “incidenti” può danneggiare il cervello dei bambini.
Ma non è solo il fumo scaturito da un toast bruciacchiato a danneggiare la salute dei piccoli, ma anche l’inquinamento derivato da incendi di carbone e quello del traffico.
A testimoniare questi risultati ci sono le ecografie del cervello di alcuni bimbi appena nati fino a 7, 9 anni di età i quali vivevano in città, che mostrano un quantitativo di materia bianca inferiore alla norma, aspetto che ne ha influenzato l’intelligenza e causato problemi di aggressività e di deficit di attenzione.
Lo studio di origine americana si è concentrato sugli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), tossine contenute nel:
Ricerche precedenti avevano già testimoniato gli effetti nocivi di queste sostanze sulla placenta e il cervello dei piccoli ancora nel grembo materno, mostrando come l’esposizione dei feti a questi veleni ne influenzassero poi negativamente la memoria e il comportamento.
Ora però questo nuovo studio portato avanti da Children’s Hospital di Los Angeles e dell’Università Columbia ha approfondito l’argomento, testando gli effetti di queste sostanze sui bambini nel trimestre finale della gravidanza.
Nello specifico gli scienziati hanno considerato:
I ricercatori hanno osservato che questi bambini presentavano:
Il professore di Pediatria e Psichiatria Bradley Peterson sostiene l’importanza di questo studio, in quanto sarebbe il più grande mai eseguito per quanto riguarda l’esposizione all’inquinamento dell’aria e, nello specifico, agli idrocarburi policiclici aromatici.
“I nostri risultati dimostrano che gli IPA influiscono circa l’insorgere della Sindrome da deficit di attenzione e problemi nello sviluppo del cervello in generale“ sottolinea lo scienziato.
L’esposizione post natale a queste sostanze all’età di 5 anni, inoltre, influenza ulteriormente lo sviluppo della materia bianca del cervello che avviene in maniera anomala, causando disturbi nella regione dorsale prefrontale del cervello associata con:
Questa ricerca ha coinvolto un piccolo campione di bambini proveniente da minoranze etniche comprendente bambini che vivono nelle aree urbane, presentano una bassa scolarità, mentre è in progetto di costituire un gruppo più grande per approfondire gli studi.
Naturalmente questi risultati devono far riflettere sulle gravi conseguenze degli agenti inquinanti presenti nell’aria e nella nostra vita quotidiana.
Nuovi ultrasuoni hanno mostrato come i feti di mamme che fumano si sfiorino il volto più frequentemente dei figli di donne che invece non hanno questa abitudine.
Secondo gli esperti il fumo in gravidanza ha un’influenza negativa sul sistema nervoso del bimbo, grazie a queste scansioni si cercherà di incoraggiare le donne a smettere di fumare.
Ma come si è svolto questo studio?
Unimamme e voi cosa ne pensate di questi risultati riguardanti gli effetti del fumo sui bambini e le sostante inquinanti?
Visti i gravi danni alla salute dei nostri bimbi forse è giunto il momento di impegnarsi seriamente per difendere l’ambiente e ciò che respiriamo.
(Fonte: Daily Mail.co.uk)
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