Quale potrebbe essere il desiderio più grande di una mamma? Oltre ad avere figli felici e in salute è forse quello di poterli vedere crescere, stargli accanto, per questo la raccolta fondi avviata da una giovane mamma inglese, affetta da una terribile malattia, è del tutto comprensibile.
Ad Alex Cole-Swann è stato diagnosticato infatti un cancro alla cervice e la donna teme che, senza un trattamento medico molto costoso, non vivrà abbastanza per vedere la sua bambina: Willow Mae, iniziare la scuola.
“Vorrei solo essere lì per vederla crescere, festeggiare il suo compleanno, vederla andare a scuola ed essere la mamma di cui lei ha bisogno” dichiara Alex “ma senza questo trattamento non sopravviverò e mia figlia non avrà più una mamma”.
Il calvario e le preoccupazioni di Alex sono cominciati nell’aprile scorso, quando le è stato diagnosticato un cancro alla cervice. Subito per lei sono iniziati chemioterapia e radioterapia.
Tre settimana fa però a questa mamma disperata è stato comunicato che non c’era più nulla da fare, ma Alex non si è data per vinta e ha cercato delle cure alternative.
La donna è quindi arrivata presso l’Harley Street di Londra dove lavora uno specialista del cancro. Il dottor Justin Stebbins ha dunque informato Alex dell’esistenza di un trattamento usato in America che aiuta il corpo di una persona malata a combattere le cellule tumorali riconoscendo quelle che invece sono degli impostori.
Il costo di ogni seduta però è di 3500 Euro e Alex avrà bisogno di circa 10-12 trattamenti. Inizialmente sembrava che la mamma potesse essere semplicemente inserita all’interno del programma di cure sperimentali, dal momento che si cercavano candidati idonei, purtroppo però è sorto un imprevisto.
Dal momento che Alex ha un tubo inserito nei reni per un precedente trattamento la donna è stata scartata.
Così la famiglia ha deciso di pagare le cure lanciando una Quest For Life, un appello per raccogliere fondi e finanziare la cura di Alex.
“Questo è stato l’anno peggiore della nostra vita, è stato un ottovolante emotivo in cui abbiamo visto Alex combattere questa malattia crudele e orribile” ha dichiarato suo marito Nathan, un idraulico autonomo.
Dopo 6 mesi dai primi trattamenti sembrava che andasse tutto bene ma ben presto si è scoperto che c’era qualcosa che non andava, i dottori inizialmente pensavano che i dolori di Alex dipendessero dalla radioterapia, ma non era così.
“Alex soffriva terribilmente e nel profondo del suo cuore sapeva che c’era qualcosa che non andava. All’inizio del mese i medici le hanno detto che il cancro era tornato” ha riferito Nathan.
Solo che il cancro era diventato molto più aggressivo e quindi per Alex non c’era più nulla da fare.
“Avevamo tutti il cuore spezzato, Alex era distrutta. Tutto quello che aveva sempre voluto era di essere una mamma e vedere nostra figlia crescere” ha commentato Nathan.
“Voglio disperatamente vedere mia figlia andare in bicicletta per la prima volta, portarla a scuola il primo giorno, prepararle torte, quindi devo fare tutto il possibile per rendere tutto ciò possibile” sottolinea Alex.
Per questo motivo Alex si è recata a Londra per il primo trattamento pagato dai genitori della donna.
La sua famiglia però ha deciso di allestire una raccolta fondi facendo un accorato appello rivolto a tutti per poter far fronte a queste costosissime cure. Fino a questo momento sono stati raccolti quasi 5000 Euro, ma manca ancora moltissimo denaro per sostenere tutte le cure e dare una speranza ad Alex e sua figlia Willow.
Alex soffre molto, ma desidera disperatamente continuare a vivere per sua figlia. A volte però è davvero dura: “il dolore è così intenso che non passa minuto in cui non sia in una straziante agonia”.
La donne però è sostenuta da amici e famigliari, che per lei contano davvero tanto.
“Persone che non sentivo da anni sono tornate a farsi sentire, sono sopraffatta dal loro sostegno, mi aiutano ad andare avanti” dichiara Alex aggiungendo però “ci sono occasioni in cui voglio sono tirare il piumone sopra la testa e arrendermi, poi però penso a Willow, a quanto la amo e quanto ha ancora bisogno di me”.
“Devo combattere tutto questo per lei, devo esserci quando tornerà da scuola il primo giorno per ascoltare la sua giornata. Non posso abbandonarla quando è ancora così piccola e perdere così tanto della sua vita. Devo fare tutto quello che posso per combattere questa malattia” conclude Alex.
Dalla sua pagina Facebook potrete ottenere tutte le indicazioni su come effettuare una donazione, vuol dire molto per lei e sua figlia.
Unimamme, non è la prima volta che vi raccontiamo storia di mamme coraggiose che sfidano la malattia per il loro figli, Alex, come Angela Marsh è pronta a tutto per sua figlia e noi speriamo che ce la faccia.
Unimamme e voi cosa ne pensate di questa commovente vicenda?
Voi come vi comportereste al suo posto?
Dite la vostra se vi va.
(Fonte: Daily Mail.co.uk)
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