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I draghi esistevano veramente e presto torneranno tra di noi, uno studio lo conferma

Published by
Maria Sole Bosaia


 

Genitori attenzione alle favole che raccontate ai vostri bimbi, quelle con principi, principesse e draghi minacciosi, perché un recente studio pubblicato sull’autorevole rivista Nature, conferma che i draghi non appartengono solo al regno della fantasia, ma sono realmente esistiti.

Anzi, c’è di più, perché essi sarebbero anche pronti a tornare e, possibilmente, mettere a ferro e fuoco il mondo.

I draghi stanno per tornare: incredibile scoperta in alcuni antichi manoscritti

L’incredibile notizia del prossimo avvento dei draghi deriva da un’indagine congiunta di Andrew J. Hamilton (University of Melbourne) e Edward K. Waters (University of Notre Dame, Australia) che hanno studiato alcuni documenti trovati presso la Oxford’s Bodleian Library mentre si stavano effettuando delle ricerche su alcuni manoscritti antichi risalenti addirittura all’epoca della Magna Carta.

Nel testo ritrovato ed attribuito al monaco Godfey of Exmouth, oltre a raccontare la vita inglese nel corso del 13°secolo il manoscritto testimonia l’esistenza del draghi nel nostro mondo e le conseguenze della loro presenza sulla popolazione.

Questa scoperta, in realtà, non dovrebbe turbarvi perché è dalla notte dei tempi che si parla di draghi ed essi sono stati, spesso e volentieri, rappresentati e citati dalle religioni, dalla letteratura greca, dalle antiche leggende slave e persino dalla cultura orientale.

E cosa dire poi del noto dipinto di S.Giorgio e il drago di Paolo Uccello?

Primo di diffondere la notizia i 3 ricercatori hanno eseguito degli accertamenti esaminando altri documenti che hanno ulteriormente consolidato la loro sconvolgente scoperta.

Nel corso del Medioevo i draghi avevano abbondanza di cibo (esseri umani, naturalmente e, in particolar modo, i cavalieri) e potevano facilmente trovare mezzi per costruire i loro nidi (oro e argento), infine il clima era più caldo di quello odierno, consentendo di mantenere alta la temperatura della bocca e del naso.

In quel periodo gli strumenti per combatterli che venivano considerati “magici” cominciarono a perdere la loro efficacia, finendo per relegare maghi e streghe in un ambito marginale dove, successivamente, sono stati perseguitati a causa della perdita di affidabilità.

La fine di quest’epoca d’oro per i draghi risale al Quindicesimo secolo, le cause della scomparsa di questi bisonti della terra e dei cieli sono state individuate nel calo della temperatura che colpì l’Europa tra il 1400 e il 1650.

Tutto ciò avrebbe posto fine al loro regno, ma non alla loro vita, già, perché i draghi si sono semplicemente ibernati, qualche sentinella, di tanto in tanto, si è risvegliata per accertarsi delle condizioni climatiche propizie, tanto che tra il 1680 e il 1690 si ebbe una Seconda Stirpe favorita dalla fine del periodo freddo.

Negli ultimi decenni, la scarsa attenzione dimostrata dalla popolazione mondiale nei confronti del Global Warming e alcune manovre economiche che contemplano la circolazione di oro e argento come beni rifugio, a cui si aggiunge il ritorno dei cavalieri in Australia hanno promosso le condizioni giuste per un grande ritorno dei draghi.

Quindi attenzione, se nel cielo vedrete ombre sospette potrebbero essere loro, i draghi, pronti a farvi una pernacchia per il 1 aprile, ovvero un simpatico pesce di aprile.

Unimamme, non diteci che ci avevate creduto vero?

Purtroppo i draghi sono destinati a rimanere nel regno delle favole, ancora a lungo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(Fonte: Focus.it)

Maria Sole Bosaia

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