Successivamente però forse accorgendosi dei propri errori o del clamore sollevato, i gestori di Instagram si sono scusati con Rupi per aver censurato la sua foto.
“Quando il nostro team elabora dei rapporti da altri membri della comunità capita che commetta degli errori, accade occasionalmente. In questo caso abbiamo avuto torto a rimuovere i contenuti e abbiamo lavorato per correggere l’errore non appena ci è stato notificato” hanno scritto così alla poetessa scusandosi per l’errore.
Rupi ha poi ringraziato tutti i sostenitori per aver scatenato una specie di rivoluzione globale tesa a diffondere il suo messaggio.
Unimamme, questa singolare protesta non vi ricorda quella di un’altra ragazza che appese degli assorbenti igienici con delle scritte contro lo stupro e la violenza?
Voi cosa ne pensate delle rivendicazioni di Rupi, le condividete?
Dite la vostra se vi va.