Qual è la differenza tra i primogeniti, i secondi e i terzi figli? Come influisce questo fattore sullo sviluppo caratteriale e intellettivo dei bambini? Grazie al test della personalità vi abbiamo dimostrato come l’ordine di nascita influisce sulla personalità! (Io, “ricca” di altri 3 fratelli, sono rimasta sbalordita!!!).
Arriva ora un supporto scientifico a spiegare come ordine di nascita influenza la personalità dei figli, in particolare sotto l’aspetto dell’intelligenza.
Ti senti meno brillante di tuo fratello maggiore? Secondo la scienza hai ragione!
Peter Kristensen, un ricercatore dell‘Università di Oslo, ha dimostrato che una delle opinioni diffuse tra i fratelli, cioè quella che il fratello maggiore sia più intelligente rispetto ad altri non è una tesi ma un fatto appurato. Dall’analisi di oltre 250.000 QI, Quoziente Intellettivo – “metro dell’intelligenza” introdotto ad inizi ‘900 – i primogeniti:
Ma ovviamente ci sono sempre le eccezioni. In questo caso la più diffusa è una il fatto che i secondi o terzi figli vengano educati dai genitori come se fossero dei primogeniti.
Il fulcro della scoperta di Peter Kristensen, è l’aver dimostrato con i dati raccolti che i primogeniti non sono “biologicamente” più intelligenti ma il loro maggiore QI dipende esclusivamente dall’essere “educati da primogeniti“.
Kristensen sostiene che non è l’ordine di nascita a fare la differenza, bensì l’ordine educativo scelto dai genitori, che privilegiano i figli nati prima, dedicando loro un investimento maggiore di tempo, cure e attenzioni.
Osservate questo grafico:
Osservate i punti neri, segnano i valori del QI che decrescono con l’ordine di nascita; ma se il secondogenito perde il fratello maggiore, il suo QI è più alto. Così avviene anche per un terzogenito, se perde i suoi 2 fratelli maggiori, il suo QI arriva a superare il livello di un primogenito. Quindi i figli nati per secondi o terzi ma cresciuti come primogeniti hanno quoziente intellettivo più alto, come illustra Focus.
Il divario educativo si accentua poi nel caso di famiglie numerose, dove la differenza di QI tra il primo e l’ultimo figlio sono di 2,9 punti; ma anche qui ci sono da annoverare eccezioni non da poco conto e per fortuna non sempre solo i figli più grandi si godono il meglio dell’educazione famigliare. Gli ultimi figli infatti, se con divario molto ampio tra la loro età e quella dei fratelli potrebbero non godere del maglio dai genitori , ma i fratelli potrebbero supplire a questo gap stimolandoli e creando intorno a loro un ambiente stimolante e fertile per il loro QI.
Care Unimamme, altri studi suggeriscono quali fattori influiscono a creare differenze tra fratelli maggiori e minori. Voi cosa ne pensate in base alla vostra esperienza? Diteci la vostra se vi va.
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