Unimamme, oggi vorremmo raccontarvi la bellissima e incredibile storia di Francesca, una mamma salernitana la cui gravidanza e nascita della figlia Vittoria sono stati un evento davvero raro.
La vicenda di Francesca è davvero particolare, perché da quando aveva 2 anni la donna è stata costretta sulla sedia a rotelle, dopo essere diventata tetraplegica a seguito di una terribile ferita causata da una pallottola vagante.
A causa della sua condizione Francesca non avrebbe potuto avere figli, ma Francesca e suo marito Antonio, conosciuto nel 2000, non hanno mai perso la speranza alimentata anche dalla loro forte fede rivolta soprattutto verso San Gennaro.
L’azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia, già in altre occasioni, aveva aiutato mamme con gravi disabilità a portare a termine con successo la gravidanza, questo è anche quello che è accaduto a Francesca.
La particolarità del suo caso risiede però nel fatto che la donna abbia riportato lesioni molto precoci. Il trauma infatti ha condizionato la crescita ossea di molte parti del suo organismo e la casistica conosciuta finora partiva da condizioni di tetraplegia per donne che ne avevano sofferto dai 12 anni circa.
“La gravidanza è stata fortemente a rischio, ma la volontà della madre è stata più forte della sua disabilità“ ha dichiarato Giorgio Epicoco, responsabile della struttura ospedaliera dove, l’8 marzo scorso, è venuta alla luce la figlia di Francesca.
Prima di arrivare a Perugia, a questa coraggiosa mamma era stata tolta ogni speranza, addirittura le era stato consigliato di abortire, come si legge su La Nazione.
“In tanti anni di attività assistenziale mai mi era capitato di seguire una paziente gravida con una disabilità cosi grave e così precoce. È stata una sfida per tutti gli operatori, e quando abbiamo saputo della nascita di Vittoria, abbiamo festeggiato, la consideriamo il frutto del nostro impegno, della volontà di aiutare una coppia a diventare genitori” ha dichiarato Reneè Mashke, direttrice dell’Unità Spinale che si presa cura di Francesca sul Corriere.
La piccolina, di nome Vittoria, alla nascita pesava 1930 grammi e la sue condizioni sono state giudicate più che soddisfacenti.
Sempre il dottor Epicoco non ha alcun dubbio circa la possibilità di diventare mamma nonostante la disabilità: “la tetraplegia in sé non è un limite assoluto alla gravidanza”.
Unimamme, chissà che questa bellissima storia a lieto fine non incoraggi qualche altra mamma disabile nel prendere una decisione coraggiosa, ma non impossibile.
Noi vi lasciamo con la commovente lettera scritta da una mamma disabile al proprio figlio.
E voi conoscete qualche donna che ha affrontato la maternità con questa condizione?
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