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Attualità

Bambino vive per 100 minuti: è il più giovane donatore di organi FOTO & VIDEO)

Published by
Maria Sole Bosaia

 

Nonostante abbia vissuto solo per 100 minuti il piccolo Teddy Houlston ha realizzato una cosa importantissima, riscaldando il cuore dei genitori e del gemellino Noah e diventando il più giovane donatore di organi della Gran Bretagna.

La storia di un giovane donatore di organi

Jess e Mike Houlston, i giovani genitori dei gemelli, si sono conosciuti quanto avevano circa vent’anni e successivamente hanno avuto la primogenita: Billie, che ora ha 3 anni.

 

Poi, nel 2013, dopo un viaggio ad Amsterdam in cui la coppia ha deciso di fidanzarsi, Jess ha scoperto di essere incinta.

Ben presto la coppia ha saputo di attendere due gemelliniTeddy Noah Houlston e Noah Teddy Houlston, purtroppo poco dopo sono seguite delle notizie davvero devastanti.

Donazione degli organi: un bambino anencefalo compie un grande miracolo

I medici hanno informato la coppia che uno dei loro bimbi: Teddy, era anencefalo, aveva quindi una condizione molto rara che gli avrebbe impedito di sopravvivere oltre un giorno di vita.

La condizione comincia a svilupparsi molto presto e riguarda il tubo neurale che forma il cervello del bimbo.

Il bimbo quindi era destinato a non avere il cervello (o solo una parte) o il midollo spinale. I piccoli che riescono a nascere sono non vedenti, sordi, non coscienti e incapaci di sentire dolore.

I dottori, vista la gravità della situazione, hanno proposto a Jess e Mike di abortire il loro figlio, ma loro non hanno voluto saperne.

“Per noi questa non è mai stata un’opzione da considerare. Volevamo che Teddy avesse il suo posto nella nostra famiglia” ha sottolineato Jess.

Anche se c’erano poche speranze che la gravidanza andasse a termine, la mamma dei gemelli ha voluto andar avanti a ogni costo.“Non vi è alcuna possibilità per qualsiasi tipo di qualità di vita. Sono pochissime le donne che arrivano al termine” ha spiegato la donna.

Così i genitori hanno pensato di dare un senso alla breve esistenza di Teddy aiutando un’altra persona.

Ancora una volta però i dottori hanno cercato di dissuadere Jess e Mike, poiché erano dieci anni che non si effettuavano trapianti come quello di Teddy e programmare la donazione degli organi durante la gravidanza era molto raro e complesso.

Teddy inoltre avrebbe potuto nascere non cosciente o troppo piccolo per essere sottoposto al trapianto.

Il bimbo, contrariamente a tutte le aspettative, è nato vivo, riunendosi così al fratellino tra le braccia della mamma. Non appena Teddy gli è stato a fianco Noah ha aperto gli occhi per vedere il gemello che tentava di afferrare il dito della mamma.

“Ci avevano detto che molto probabilmente Teddy non sarebbe stato cosciente, ma non è stato così, si muoveva e faceva dei versi” ha riferito la signora Houlston.

Per la mamma dei piccini, trascorrere qualche ora insieme ad entrambi i suoi figli ha voluto dire molto.

Anche se Teddy non è stato con noi a lungo e anche se l’abbiamo portato in questo mondo sapendo che non c’era speranza di vita per lui siamo tanto orgogliosi del suo coraggioha riferito la donna.

I reni di Teddy sono stati poi estratti e inviati all’ospedale dove li attendeva il destinatario, con cui la famiglia del bimbo si era  scambiata delle lettere. Si tratta di un adulto, perchè i reni, nonostante le dimensioni naturalmente fossero piccole,   funzionano perfettamente dalla 37° settimana di gestazione e poi continuano a crescere nel ricevente.

Anche le valvole cardiache sono state donate.

E così Teddy è diventato il più giovane donatore di organi del Paese, surclassando persino una bimba di 5 giorni detentrice del “primato”.

“Ci ha aiutato tantissimo sapere che ha aiutato qualcuno e che abbia fatto capire ai medici che la donazione da neonati sia possibile. Si tratta di qualcosa che la gente come noi vorrebbe vedere accadereha ribadito la mamma di Teddy.

“Per noi è di grande conforto sapere che parte della persona amata vive nel corpo di qualcun altro. Speriamo che la storia di Teddy ispiri altre famiglie che si trovano nella posizione di perdere un figlio ha aggiunto Jess.

Il dottor  Paul Murphy, dell’Unità di Sangue e Trapianti si è riferito al caso ti Teddy come qualcosa di personale. “Ogni donazione è fonte di ispirazione. Si tratta di un atto disinteressato e di eroismo ha detto l’uomo. A questo si è aggiunto il commento di Angharad Griffiths, infermiera specializzata in donazione degli organi: “la storia di questo bimbo è stata nient’altro che un miracolo”.

 

Ad ogni fase del processo pensavamo che avremmo dovuto sospendere tutto. Questo finché non abbiamo portato Teddy in sala operatoria e tutto è andato insieme, è stato davvero straordinario far parte di tutto questo” ha aggiunto l’infermiera.

“C’era della tristezza nella stanza, naturalmente, i genitori stavano per perdere un figlio, sapevano che sarebbe morto ma erano sopraffatti dalla gioia di averlo visto vivo e di aver trascorso dei minuti con lui ” ha dichiarato la donna.

Inoltre quando Jess era alla 30° settimana la donna si è sottoposta a un’ecografia per sentire il battito del cuore dei bimbi. I genitori hanno fatto in modo di registrarlo e ora il battito di Teddy può essere ascoltato strizzando un orsacchiotto blu regalato ai fratellini del bimbo.

Infine, per ricordare il figlio, i genitori di Teddy hanno aperto la pagina JustGiving per raccogliere fondi atti a migliorare i servizi di lutto per i genitori che perdono un figlio e che ha raggiunto il suo scopo: raccogliere 10 mila sterline.

 

 

 

Unimamme, che altro aggiungere, questa storia, a volte anche una grande tragedia può trasformarsi in speranza per qualcun altro.

Voi al posto dei genitori di Teddy cosa avreste fatto?

Vi ricordate l’incredibile storia di Liang Yaoyi, anche lui è stato un vero piccolo eroe.

 

Maria Sole Bosaia

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