Telefono Azzurro lancia un nuovo, drammatico allarme: in 3 anni sono triplicati i casi di adescamento online sui bambini.
Purtroppo infatti gli autori di abusi sui minori non sono solo famigliari o conoscenti in questo ambito, ma anche persone “incontrate” in rete e che si approfittano dell’ingenuità dei piccoli.
Secondo i dati raccolti dal 2012 al 2014 i casi di adescamento online sono passati dal 4,4% al 14,2% del totale delle segnalazioni al 114 che è il numero di Emergenza Infanzia di Telefono Azzurro.
Se si associa poi questo fenomeno alla pedopornografia allora i numero salgono al 22,2%.
Secondo quanto raccolto da Telefono Azzurro, nel 2014 ci sono stati:
Per quanto riguarda le vittime degli abusi:
Secondo un’indagine condotta negli Stati Uniti nel 2010 sugli adescamenti online:
Eukids inoltre ha compiuto un’ulteriore indagine:
Le indagini condotte da Eurispes e da Telefono Azzurro testimoniano che i giovanissimi si muovono con disinvoltura nella rete ma non riescono a difendersi dai malintenzionati incontrati navigando:
A fronte di un accesso molto precoce, che va dai 9-10 anni in su, non sempre i genitori sono all’altezza della situazione.
Alla scarsa conoscenza del mondo del web si accompagna una sottovalutazione delle sue insidie.
“I nostri dati confermano che l’uso della Rete è diventato un elemento sempre più presente. È sempre più facile per gli adulti inserirsi nelle conversazioni tra minori: il pedofilo spesso è una persona lucida che sa usare i meccanismi di relazione per superare le barriere difensive dei ragazzi e dei bambini”, dichiara il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo.
Caffo sottolinea anche che gli adulti concedono ai figli tablet e smartphone con troppa facilità. “Non si rendono conto che invece è la chiave di accesso al mondo, ha potenzialità infinite. E i bambini sanno esattamente come usarli, molto più dei loro genitori, e riescono a entrare in certi siti, ad esempio quelli di dating online o chat roulette che permettono ai minori di conoscere tematiche inimmaginabili per gli adulti”.
Secondo lui bisogna attivarsi promuovendo leggi che colpiscano gli adulti che usano la rete per fini di sfruttamento dei minori.
Unimamme pedofilia online, come ci raccontato questi numeri, sono in aumento e forse varrebbe davvero la pena di leggere il vademecum di polizia e pediatri per proteggere i propri figli da ciò che possono trovare sul web.
Voi cosa ne pensate?
(Fonte: Telefono Azzurro/Vita.it)
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