Questa foto è diventata virale sul web,. Ci troviamo negli Stati Uniti, nel Sud Carolina all’esterno di un pronto soccorso, e si vede un dottore che piange disperatamente dopo la morte di un suo paziente, un ragazzo di appena 19 anni.
L’uomo è uscito per poter elaborare quanto accaduto e si è lasciato andare ad un giusto momento di disperazione. Immaginiamo solo lontanamente quanto possa essere frustrante il senso d’impotenza che può travolgere in quei momenti in cui la tragedia di una famiglia diventa anche la tragedia di chi ha tentato di salvare una vita.
La foto è stata scattata da un paramedico amico del dottore. L’uomo poi ha chiesto il permesso all’interessato di poterla postare on line e i commenti non si sono fatti attendere. Un profluvio di slanci emotivi e immedesimazioni, comprensione, commozione.
In fondo fa stare meglio questa foto, diciamolo, un dottore che partecipa umanamente al dolore di una perdita allontana la figura di freddi ricercatori, di chirurghi autoreferenziali e primari snob. Il mondo dei medici, quando siamo costretti ad entrarci, può essere ostile, inospitale a causa di algidi atteggiamenti e superficiali attenzioni dei professionisti con cui dobbiamo relazionarci. Di certo non possiamo negare che debbano comunque mantenere un atteggiamento distaccato, altrimenti il dolore sarebbe un compagno di vita, ma è innegabile che un minimo di partecipazione può rendere tutto più sopportabile.
Nel vedere quell’uomo inginocchiato, contrito in un attimo infinito di dolore, non si può rimanere indifferenti a meno che non si sia dotati di cinismo , e anche qui si può commentare solo in positivo. Riavvicinandoci ad un’umanità semplice e partecipativa si ritrova forte il senso di appartenenza ad una razza, una cultura, dove non ci sono entità riconoscibili per una qualifica professionale, ma esseri umani.
La forza evocativa di questa immagine è tutta qui, ci dice che siamo umani, nonostante le evoluzioni, i progressi della tecnica, l’avanzare di nuovi sogni, ci dice solo questo: Siamo Umani.
E a voi Unigenitori cosa vi trasmette questa immagine?
Noi vi invitiamo anche a guardare un bel filmato dedicato all’empatia.
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