Intorno alla gravidanza e al parto ci sono purtroppo ancora oggi tantissime cose non dette, tenute nascoste dalle mamme per un malinteso pudore, per paura che la società non sia pronta a capire, a recepire determinate cose.
Che il parto sia faticoso, doloroso e talvolta traumatico dal punto di vista fisico è abbastanza risaputo. Ma i suoi effetti psicologici sulle donne sono davvero conosciuti da tutti?
Parliamo in particolare di donne che hanno avuto parti difficili, con travagli lunghi e dolorosi, con situazioni di rischio ed emergenza che hanno fatto temere per la loro salute o per quella del bambino. Queste mamme come escono psicologicamente dall’esperienza del parto? Dando per scontato che le esperienze individuali sono molto diverse le une dalle altre possiamo però riscontrare alcuni tratti comuni tra le mamme che apparentemente stanno bene, ma che in realtà vivono una difficoltà interiore dopo il parto. Uno dei punti comuni a tutte è il senso di violazione. Succede spesso infatti che le donne si sentano forzate a prendere determinate decisioni, si sentano poco informate da parte di medici e ostetriche e un po’ abbandonate soprattutto nel momento in cui nascono come madri, quel momento cruciale in cui dovrebbero essere trattate come delle regine e invece vengono un po’ lasciate a loro stesse con in braccio un bambino col quale non sanno bene cosa devono, un sorriso di circostanza per i parenti che vengono a trovarla e all’interno un tumulto, un cuore spezzato, una tristezza che pian piano si fa strada.
Perché non c’è qualcuno che parla con loro del trauma che hanno avuto? Perché nessuno prova a capire davvero fino in fondo quello che stanno provando le madri che hanno avuto parti difficili, faticosi, estenuanti?
La società sembra non aver ancora capito quanto sia importante la salute mentale di una donna che è appena diventata madre e proprio per questo motivo, per questa sorta di abbandono e disinteresse i casi di depressione post partum sono in netto aumento ovunque. Molte donne lasciate a loro stesse faticano a capire cosa stia loro accadendo, magari non hanno gli strumenti necessari per farlo. E allora si trascinano facendo quello che la società si aspetta che loro facciano, ma poi in alcuni casi non ce la fanno più e scoppiano, esplodono. Non tutte riescono da sole a capire di avere un problema, pochissime riescono a chiedere aiuto psicologico.
Uno dei punti cruciali è la condivisione delle nostre esperienze. Le donne devono superare i pudori e le paure e, oggi anche grazie alla rete e ai social network, provare a condivider tra loro le esperienze di parto traumatico che hanno avuto. La condivisione aiuta, parlarne senza paura aiuta, essere ascoltate e capite da chi ha avuto la stessa esperienza aiuta tantissimo. Purtroppo esistono ancora tante mamme che anche in rete fanno finta di niente e si ostinano a dire che va tutto bene e che tutto si può superare con l’amore per il proprio figlio. Purtroppo sappiamo che non è così e le mamme hanno bisogno di aiuto, di parlarsi, di sentirsi capite e comprese. Solo così potranno superare certi traumi e riprendere davvero a vivere la loro maternità e la loro vita come si deve e come meritano.
E voi unimamme cosa ne pensate?
(Fonte: mothering.com)
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