Unimamme, nonostante campagne e opere di sensibilizzazione continuano e verificarsi gravi episodi di discriminazione nei confronti delle persone con la Sindrome di Down, come accaduto a un gruppo di ragazzi nella stazione ferroviaria di Conegliano Veneto.
Un gruppo di appartenenti all’Aip sezione Marca Trevigiana, in occasione della gita che organizzano ogni anno in completa autonomia, ha trovato ad ostacolarli un addetto di Trenitalia che si è rifiutato di fare loro il biglietto dal momento che avrebbero rallentato la fila.
In teoria le persone con la Sindrome di Down potrebbero saltare la fila, ma l’intento del progetto educativo in cui erano coinvolti era proprio quello di integrarsi e quindi fare la fila come tutti gli altri.
Purtroppo, il loro entusiasmo in vista della gita fuori porta è stato danneggiato dall’atteggiamento ostile dell’addetto di Trenitalia che invece di effettuare le procedure richieste ha preferito far passare avanti le altre persone.
Allo sconcerto per il comportamento discriminatorio dell’uomo si è aggiunta anche la delusione per quello degli altri presenti che hanno acconsentito a passare avanti ai ragazzi.
“La cosa che ci ha lasciati a bocca aperta è, oltre la maleducazione dell’operatore, il fatto che le persone in fila sono passate davanti non curanti della grave discriminazione e hanno proseguito facendo i loro biglietti lasciando i nostri ragazzi in disparte facendo perdere loro il treno” ha riferito la dottoressa Eliana Pin coordinatrice del AIPD Sezione Marca Trevigiana.
I ragazzi quindi hanno perso il treno e sono riusciti a prendere solo quello successivo. Sempre Eliana Pin dichiara che l’unico modo per fare i biglietti con la carta blu è quello di rivolgersi allo sportello dove bisogna compilare dei dati.
Ovviamente, sottolinea la donna, non è colpa dei giovani con disabilità se la procedura è lenta, ma semmai di Trenitalia che ha recentemente porto le proprie scuse: ” Trenitalia si scusa quindi con la comitiva dei ragazzi e i loro accompagnatori se hanno percepito comportamenti irrispettosi e offensivi. Se gli approfondimenti confermeranno tali atteggiamenti, Trenitalia non mancherà di sanzionarli, come previsto dalle proprie norme interne”.
Così si legge sulla pagina dell’Associazione:
“Sabato un operatore di Trenitalia della biglietteria di Conegliano si è rifiutato di emettere i biglietti ai nostri ragazzi, regolarmente in fila, perché secondo lui “lenti”, e ha invitato la gente in coda a passare,facendo perdere loro il treno. A Mestre un altro bigliettaio dice “E’ un bene per la comunità se fanno gli accompagnatori per loro. Ascoltate me che ho esperienza, non sono in grado”.
Alla stazione di Mestre poi c’è stata un’ulteriore doccia fredda come si legge nel comunicato.
A fronte per della maleducazione degli operatori Trenitalia tante sono state invece le manifestazioni di solidarietà nei confronti dei giovani con la Sindrome di Down.
“Parlo da mamma di una splendida ragazza Down che frequenta i corsi dell’Aipd di Bergamo e che grazie anche alle esperienze maturate all’interno dell’associazione, oltre ad una costante dose di stimoli, terapie riabilitative, educazione e amore, ha raggiunto un livello tale di autonomia che probabilmente il tizio di Trenitalia si sogna” ha scritto una mamma.
Un altro invece scrive: “in anni che lavoro con ragazzi disabili e prendo treni, ho trovato decisamente più problemi e ritardi in trenitalia che nei ragazzi con cui ho avuto il piacere di stare”.
Una donna manifesta il suo sdegno: “io sto con i ragazzi down ! Uomo di trenitalia che non hai cuore RITIRATI e vergognati tanto”.
Unimamme e voi cosa ne pensate di questa storia? Voi state dalla parte dei ragazzi con la Sindrome di Down? Dite la vostra se viva.
(Fonte: Il fatto quotidiano/ Facebook)
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