In India si è appena verificato un avvenimento molto raro che ha visto protagonista una donna indiana già avanti con l’età.
Kantabai Gunvant Thakre, la sessantenne donna di origine indiana protagonista di questa incredibile storia, aveva cominciato a lamentare dei dolori allo stomaco da circa 2 mesi e, successivamente, gli ultrasuoni avevano rivelato una massa che sembrava cancerogena.
L’ecografia però ha stabilito che non si trattava di un tumore, ma di una massa calcificata. Grazie alla risonanza magnetica sono emersi anche organi appartenenti a questo corpo estraneo.
La dottoressa Murtaza Akhtar, a capo del reparto di chirurgia del Lata Mangeshkar Hospital, ha commentato: “è stato dopo che la donna è stata sottoposta a una risonanza magnetica che i medici hanno potuto constatare che si trattava dello scheletro di un bambino”.
In seguito i dottori sono venuti a sapere che la donna, a 24 anni, aveva avuto una gravidanza ectopica, il che voleva dire che il feto non si era sviluppato nell’utero, ma in un’altra parte del corpo.
Non è chiaro dove si fosse sviluppato il feto di Kantabai Gunvant Thakre, ma si presume nelle tube di Falloppio, come solitamente accade durante le gravidanze ectopiche.
A volte però, in casi più rari, questo avviene nell’addome o nelle ovaie.
Ora i medici ricorrono alla chirurgia per rimuovere le gravidanze ectopiche ma 20 anni invece ci si rivolgeva a un farmaco chiamato metatrexato che aveva il compito di dissolvere il tessuto. Il farmaco può essere utilizzato nei primi stadi della gravidanza, quando non c’è ancora il battito cardiaco.
A quanto pare la donna ha preso il farmaco ma prima di completare il procedimento, intimorita dall’operazione, è tornata a casa.
Il dolore però è tornato 36 anni più tardi.
Jonathan Herman, chirurgo ostetrico del Jewish Medical Center di New Hyde Park a New York, dichiara che potrebbe trattarsi di litophedion, una condizione molto rara chiamata anche bambino di pietra.
Questa si verifica quando un feto muore al di fuori dell’utero può esserci troppo tessuto per essere assorbito dal corpo della mamma.
Quindi il corpo della donna, per proteggersi da ulteriori complicazioni effettua la calcificazione. Purtroppo non è ancora chiaro come questa calcificazione possa non essere dannosa per la salute.
Nel caso della donna indiana un team di medici ha eseguito una delicata operazione per rimuovere il feto calcificato che si era stabilito tra l’intestino, la vescica e l’utero.
Alla fine è stato rinvenuto un feto completo di tutte le ossa.
“Il liquido amniotico poteva essere assorbito e il tessuto molle liquefatto lasciando solo un mucchietto di ossa” ha osservato il dottor Mohammad Yunus Shah che ha curato la donna.
Unimamme dopo il caso della donna messicana incinta da 44 anni questa vicenda va ad aggiungersi agli eventi che possono accadere.
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