La storia di cui vogliamo parlarvi oggi è quella di una bambina la cui vicenda vi lascerà letteralmente a bocca aperta.
Andando a fare gli ultrasuoni alla 20° settimana di gravidanza nessun genitore si aspetta che il proprio figlio abbia dei problemi, ma questo è quanto accaduto a questa famiglia.
In occasione delle visita medica sono state riscontrate anomalie nel cervello e da quel momento è stato un carosello di consulenti genetici, amniocentesi, test del sangue ma senza ricevere risposte chiare.
I suoceri della mamma di questa bimba, molto religiosi, hanno detto di pregare per la nipote, ma lei non ha trovato questo sforzo molto significativo.
Non appena la piccola è nata, ha cominciato subito a sfidare tutte le possibilità. L’operazione chirurgica per inserire uno shunt nella sua testa non è stata necessaria. I 6 mesi previsti nell’unità di rianimazione si sono trasformati in 13 giorni.
Infine, la famiglia ha portato a casa la bimba senza sapere cosa ne sarebbe stato del loro futuro.
Due settimane dopo la famiglia è tornata nella città natale del papà della bambina, per festeggiare un compleanno.
Subito la nonna della bambina, orgogliosa della nipotina, l’ha presa in braccio per mostrarla a tutti. Ad un certo punto la donna ha passato la piccola a un uomo che la mamma della bimba non aveva mai visto, un perfetto sconosciuto e ha iniziato subito ad essere un po’ a disagio.
Non appena questi si è trovato in braccio la piccola è scoppiato a piangere ed ha iniziato a dirle quanto avesse pregato per lei, quanto la sua intera chiesa avesse pregato per lei, che non si sognava nemmeno di incontrarla e che la piccina era un vero miracolo.
La mamma della bambina assistendo a tutta la scena si è ripromessa che quest’uomo avrebbe sicuramente rivisto la bimba, che l’avrebbe vista crescere.
Purtroppo però l’uomo delle preghiere morì il giorno successivo a causa di una puntura di ape.
Ora, questa bambina, fa cose che secondo i medici non avrebbe mai dovuto fare: cammina, parla, impara, ride.
Ha dovuto affrontare poi 2 operazioni chirurgiche al cervello ma ha combattuto e la mamma sa che ha un angelo in un angolo di Paradiso.
“Era nell’angolo a combattere per lei prima ancora che io capissi che c’era una battaglia da combattere: il cugino della madre del mio fidanzato, il primo eroe della mia bambina” ha concluso la mamma della piccola.
Unimamme, come altre storie di bambini incredibili che hanno superato difficoltà apparentemente insormontabili, anche questa piccina ha dimostrato un’incredibile tenacia.
Voi cosa ne pensate di questa bellissima storia a lieto fine?
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