Sicuramente alcuni genitori si saranno confrontati con la tendenza dei figli a mettere le dita nel naso.
Dita ne naso: un problema
Come farli smettere? La psichiatra Gail Salz cerca di offrire una risposta a mamme e papà angosciati.
Innanzitutto stuzzicare il naso per i bambini è una cosa normale, lo fanno tutti, persino gli adulti. Si tratta di un impulso naturale perché il muco secco crea una sensazione di prurito e ci fa sentire a disagio, come se si stessero bloccando le vie respiratorie.
Nella maggior parte delle culture è considerato scortese e antigienico stuzzicare il naso con il dito e persino mangiare il muco, anche se quest’ultima è una cosa che i bimbi fanno normalmente.
La psichiatra quindi invita i genitori a insegnare ai bambini a non farlo in pubblico o, al limite, ad usare un fazzoletto. Meglio inoltre se fornite una spiegazione al vostro divieto e fate presente le alternative come:
- usare un fazzoletto
- andare al bagno
Potreste spiegare il proposito di queste “buone maniere” come: “le persone saranno davvero scoraggiate dall’avvicinartisi se continui a stuzzicare il naso”.
Sottolineate anche l’importanza delle sane abitudini: “se ti metti le dita sporche nel naso potresti ammalarti” e “se ti stuzzichi il naso e poi tocchi qualcuno potresti farlo ammalare”.
Nonostante i ripetuti ammonimenti e pur trovandosi in un luogo pubblico, il vostro piccolo però potrebbe continuare nelle operazioni di esplorazione delle cavità nasali.
Questo potrebbe far parte di uno schema di comportamento in netto contrasto con quanto gli avete detto di fare e allora forse avete un problema.
Si tratta infatti di un comportamento di opposizione e può verificarsi ad un certo stadio di età e sviluppo (i terribili 2 anni e l’adolescenza) o quando il bimbo si sente arrabbiato o impotente per qualcosa e questo diventa il suo modo per esprimere le proprie emozioni.
Anche se non si tratta di un atteggiamento insolito sarebbe bene parlare al bambino riguardo i suoi sentimenti nascosti ricordandogli che ci sono regole da seguire. Se però a questo atteggiamento si accompagnano altri atti ancora più provocatori allora questo è il segnale che c’è qualcos’altro sotto e che va indagato.
Se per esempio i bambini frugano costantemente nel naso fino a farlo sanguinare questo comportamento può essere una forma di abitudine compulsiva chiamata rhinotillexomania.
Fa parte della stessa famiglia di disturbi come quello di mordere le unghie, tirarsi i capelli, ecc… La causa è sconosciuta e lo stress li peggiora.
In questo caso la terapia comportamentale aiuta anche se, purtroppo, spesso le persone non sono a conoscenza di questa opportunità e non cercano una cura.
I bambini rispondono meglio con una spiegazione sul perché non fare una cosa. Il momento giusto però non è quando sono stati colti sul fatto e sono anche più imbarazzati. Scegliete un momento successivo e magari stabilite un segnale con cui ricordare loro che stanno scivolando nella vecchia abitudine.
Unimamme, i vostri piccoli avevano questa abitudine?
Come li avete aiutati a correggersi?
Dite la vostra se vi va.
(Fonte: Today.com)