Sono finalmente venuti alla luce i figli della sessantacinquenne Annegret Raunigk, la donna più anziana al mondo ad avere avuto una parto quadruplo.
I bambini sono nati prematuri alla 26° settimana di gravidanza e ora si trovano tutti in terapia intensiva. Si tratta di una femmina, Neeta, e 3 maschi: Dres, Bence e Fjonn. Pesano tra i 650 grammi e 950 grammi e la loro sopravvivenza è a rischio.
“Questi bambini potrebbero morire. Hanno bisogno di aiuto. Potrebbero contrarre malattie molto gravi e avere conseguenze permanenti” ha riferito Wolfgang Heinrich, a capo delle ostetriche dell’ospedale dove sono venuti alla luce i piccoli.
Neeta, per esempio, una dei gemellini, ha dovuto affrontare un’operazione per chiudere due buchi nel suo intestino, mentre tutti quanti hanno bisogno di sostegno meccanico per respirare.
Raunigk, di cui conosciamo già la storia di mamma anziana ed estremamente prolifica, è arrivata in ospedale lamentando contrazioni premature e una pressione del sangue molto alta.
La donna ha poi partorito i piccoli con taglio cesareo e adesso si tira il latte per loro. Il personale medico ha riferito che la donna va a trovare i figli diverse volte al giorno, li culla e li accarezza.
Maestra di scuola, già madre di 13 figli, la Raunigk ha deciso di rimanere incinta di nuovo perché la figlia di 9 anni desiderava un fratellino.
Poiché la donazione di ovuli è illegale in Germania la donna si è recata in Ucraina per la donazione.
Per assisterla nel parto sono state mobilitate 4 squadre di infermiere specializzate, i piccoli sono nati in una stanza riscaldata per proteggerli e sono stati poi avvolti in coperte riscaldate.
Christoph Buehrer, a capo del reparto neonatale dell’Ospedale dove sono ricoverati i piccini, ha aggiunto che ancora non si sa che i bimbi cresceranno sani.
I prematuri solitamente impiegano più tempo per imparare a camminare e parlare. I medici che si sono occupati di loro però ci tengono anche a sottolineare che i loro problemi dipendono dalla nascita prematura e non dall’età della mamma.
La Raunigk si è sempre difesa dagli attacchi e dalle critiche rivendicando il proprio diritto a decidere per sé e la sua famiglia.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa vicenda e della decisione di questa donna di affrontare una nuova gravidanza a 65 anni?
Dite la vostra se vi va.
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