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Categoria News

Un neonato viene sottoposto a una brutale manovra ma per Facebook è “baby yoga” (ATTENZIONE IMMAGINI FORTI)

Published by
Maria Sole Bosaia


 

Unimamme, forse ricorderete le sessioni di baby yoga della russa Lena Fochina di cui avevano parlato poco tempo fa, ora un caso simile ha infiammato gli animi a causa della sua brutalità e soprattutto della riluttanza di Facebook a cancellare un video giudicato brutale da tutta la comunità.

Ma veniamo ai fatti: circa una settimana fa su Facebook è stato diffuso un filmato in cui si vede una persona tenere per le braccia un bambino nudo, fargli fare dei movimenti repentini e immergerlo in un secchio d’acqua. Il tutto mentre il bambino si disperava.


 

Non solo la comunità web si è rivoltata contro questo gesto, ma anche associazioni di beneficienza hanno condannato la diffusione di questo video.

I vertici di Facebook però hanno impiegato un po’ di tempo ad accogliere le proteste, perché i fotogrammi “incriminati” sono stati considerati a lungo come una forma di baby yoga.

A lungo infatti Facebook si è rifiutato di eliminare il video perché non lo riteneva una forma di abuso su un minore. Contattati dal Mirror, i portavoce di facebook hanno spiegato così la loro decisione: mentre capiamo che molti potrebbero essere rimasti sconvolti da questo video che dipinge una forma di baby yoga, dopo attente revisioni non riteniamo che questo abbia infranto le nostre regole”.

Da parte loro persone come Isabelle Shaw, CEO della National Association for People Abused in Childood hanno riferito che era sconvolgente che Facebook non rimuovesse un video in cui un bimbo strillava e veniva violentemente scosso, ritenendola una forma di baby yoga.

“Sfido chiunque a vedere questo video e a dire poi che non è dannoso per il bambino. Non sappiamo quali siano state le conseguenze per questo piccolo ma c’è da chiedersi perché Facebook sembri perdonare ciò che è chiaramente una forma di abuso” ha aggiunto la donna.

Sempre la signora Shaw ha sottolineato che le persone in cura presso la sua associazione, che si occupa appunto di assistere uomini e donne abusati durante l’infanzia, avrebbero potuto avere reazioni molto forti davanti a questo filmato.

Addirittura, Lauren Hill della Nolonger Victims, che abbiamo conosciuto come l’attivista che riportando alle autorità le foto pubblicate da una mamma di un bambino tenuto al guinzaglio ha permesso di salvarlo, ha ipotizzato che il bambino sarebbe potuto rimanere ucciso. Si tratta di uno dei video più malati che abbia mai visto” ha dichiarato la donna.

“Ho parlato con persone con preparazione medica e queste hanno assicurato che, quando il bambino si calma, alla fine, potrebbe aver sofferto di iperestensione, il collo potrebbe essere stato allungato fino a soffocarlo” ha riferito allarmata la donna.


 

Come minimo il bambino ha avuto danni cerebrali per essere stato smosso” ha dichiarato e “Non si fa “dondolare” un bambino. La sindrome del bambino scosso può aversi addirittura se un bambino è mosso con meno forza“. “Questo bambino è stato fatto girare ed è stato capovolto, e la sua pelle era arrossata per via dell’acqua che poteva essere sia calda che fredda. Era una tortura“.


 

Alla battaglia per far rimuovere il filmato hanno partecipato anche i pionieri del baby yoga “originale” e chi ha tratto beneficio da questa esperienza.

L’antropologa Francoise Freedman, che ha contribuito alla diffusione della filosofia del baby yoga, ha giudicato il video come barbaro e crudele, prendendone le distanze.

“I moderatori di Facebook per l’Inghilterra hanno rifiutato di cancellare il video definendolo una forma di baby yoga, ma questa è un’inaccettabile alterazione di questo termine e nessuno associato al BirthLight trust (l’ente che ha contribuito alla diffusione di questa forma di sport) può sostenere la decisione di Facebook” ha dichiarato la donna.

“Che cosa si ricorderanno alla fine le persone? L’associazione del baby yoga a una barbarica crudeltà e abuso di bambini ha aggiunto la donna.

“Come promotrice del baby yoga nel 1996 l’ho improntato alla gentilezza e sicurezza dei movimenti per potenziare i bambini, favorire il legame con i genitori e chi si occupa di loro” ha dichiarato la donna.

Come istruttrice di yoga lei stessa, la donna ha creato un programma di movimenti per accrescere il legame tra mamme e bambini.

“Attraverso un’amorevole interazione e il divertimento si promuove lo sviluppo del cervello insieme alla crescita dei neuroni in contemporanea a quella umana” ha aggiunto la donna.

Il “vero” baby yoga infatti prevede:

  1. stretching
  2. massaggi
  3. rilassamento
  4. prese
  5. canzoni
  6. giochi

Le mamme imparano a praticare tutti questi movimenti con gentilezza. Ed è proprio questa mancanza di gentilezza da aver lasciato turbati e sconvolti tutti i promotori del baby yoga.

Sylvie Russell, manager esecutivo di Birthlight sottolinea: “questo video non è baby yoga, in nessuna delle sue forme. Il bambino non è chiaramente a suo agio. Innanzitutto il baby yoga riguarda anche creare un ambiente calmo, cosa che qui non si vede.”.

La donna ribadisce che il baby yoga può aiutare tante mamme a risolvere problemi come allattamento e sonno.

“Si comincia a tre mesi e mano a mano che il bimbo cresce cambiano i movimenti” spiega la donna.

Una mamma ha testimoniato che il baby yoga le ha dato qualche suggerimento per il momento in cui doveva mettere a terra il bimbo di pochi mesi, seguendo i consigli il piccolo ha cominciato subito a gattonare.

Un’altra mamma racconta”il mio corso di yoga comprendeva esercizi per le mamme e movimenti per i bebè. Si è trattato di un’esperienza meravigliosa, calma e rilassante, ruotava tutto sulla vicinanza fisica non certo sul lanciare in giro un bimbo e immergerlo nell’acqua”.

Alla fine il video tanto contestato è stato rimosso. I portavoce di Facebook, ancora una volta, si sono giustificati in questo modo: “abbiamo dovuto fare una scelta molto difficile, tra il diffondere consapevolezza circa un comportamento simile e la natura disturbante del video. Alla fine abbiamo deciso di rimuovere qualsiasi cosa incoraggi questo comportamento”.

Unimamme siamo convinte sarete d’accordo con voi che ciò che si vede in queste poche immagini, che non è nulla rispoetto al video, non sembra proprio essere baby yoga.

Le domande allora sono due:

  • cosa spinge un genitore a sottoporre il figlio a una tecnica del genere? L’ignoranza o la cattiva informazione?
  • e soprattutto come giudicate la politica di Facebook, che piu’ volte ha censurato foto di mamme che allattavano e in questo caso si è rifiutata di farlo, almeno in un primo momento?

 

(Fonte: Mirror.co.uk/Mirror.co.uk/Mirror.co.uk )

Maria Sole Bosaia

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