Nel mondo, non tutti hanno le stesse possibilità, ma chi è stato “privilegiato” non sempre se ne accorge.
I poveri infatti invece vengono spesso accusati di essere pigri, di abusare di droghe e di altri stereotipi.
La ricercatrice Paula C. Gorski ha esaminato questo tipo di percezioni nel 2013 in un libro intitolato “Raggiungere e insegnare agli studenti nella povertà: strategie per eliminare le differenze di opportunità”.
“La maggior parte di questi stereotipi sono inaccurati. Anzi, alcuni sono più veri per i ricchi benestanti che per i poveri” sostiene la ricercatrice come si legge sull’Huffingtonpost.
Sarà per questo che il vignettista Toby Morris ha deciso di tradurre sul The Wireless.co.nz le battute di arresto di una persona nata nella povertà rispetto ai coetanei benestanti in vignette.
Nella sua opera: “Sul piatto: una breve storia di privilegio” il vignettista ha immaginato la storia di Paula, una ragazza che, nata da genitori non benestanti, ha dovuto affrontare aule affollate, insegnanti stressati mentre il suo omologo Richard invece aveva tutte le opportunità date da una famiglia ricca.
Alla fine Richard crede di aver conquistato tutto quello che ha grazie al suo duro lavoro.
“Sono stanco di chi mi chiede l’elemosina. Nessuno mi ha mai servito niente sul piatto” dichiara.
In realtà noi sappiamo bene che non è così.
Segue la vignetta tradotta per voi:
Sul piatto
Questo è Richard. I suoi genitori stanno bene.
Questa è Paula, i suoi non così tanto.
La casa di Richard è calda e asciutta. I suoi scaffali sono pieni di libri e il frigo è pieno.
La casa di Paula è piena di persone e non molto altro, è umida, rumorosa e lei continua ad ammalarsi.
I genitori di Richard farebbero tutto per il loro piccolo. Così anche i genitori di Paula ed è per questo che fanno 2 lavori.
Richard frequenta una scuola favolosa, piena di risorse, bravi ragazzi e con insegnanti che amano il loro lavoro. Nella scuola di Paula le classi sono numerose, è sotto finanziata e lo appare.
I suoi insegnanti sono stanchi e stressati per la pressione.
Quindi possiamo vedere perché le aspettative date a Richard possono essere leggermente differenti da quelle date a Paula.
“B? dovremo procurarti un tutor
B? Non male”
E nel corso degli anni tutte queste piccole differenze…
I genitori pagano l’università.
(Bilanciano lavoro e scienze industriali e avere ancora dei debiti)
cominciano ad accumularsi, costruendo qualcosa di più grande…
-Ho degli amici che lavorano lì, gliene parlerò e potrai fare lo stage.
– Dovresti finire di studiare e non badare a me.
– Papà sei malato
e poiché ogni piccola differenza si insinua di nascosto…
– Il prestito è stato approvato. Congratulazioni.
-Purtroppo non possiamo aiutarti. Prova magari da Eeze Finance
e alla fine magari Richard comincia a credere di meritare di essere in cima. Di aver fatto tutto da solo.
-Oh tu sei il figlio di Roger? Ho sentito belle cose su di te, ti terrò d’occhio
e magari Paula comincia a arrendersi, a “capire qual è il suo posto”.
– Oh hai avuto il lavoro, ma ti controllo dolcezza
Congratulazioni Richard
– Qual è il segreto del tuo successo?
– Oh mi scusi
Ma spero di no.
– lamentarsi poco, lavorare duro. Mi dico, sono stufo delle persone che chiedono l’elemosina. Nessuno mi ha mai messo niente sul piatto.
Spero davvero di no.
Unimamme e voi cosa ne pensate di questo fumetto? Vi siete mai soffermate a pensare a questi argomenti?
In uno studio recente è emerso che, nonostante le difficoltà, i ragazzi provenienti da famiglie povere ottengono i risultati migliori a scuola. Ma magari non per tutti è così. E qui subentra l’intervento dello stato nel garantire condizioni eque a tutti.