Unimamme, i vostri piccoli soffrono di incubi notturni? Forse non vi stupirà sapere che moltissimi altri bambini di ogni età li hanno.
Uno studio compiuto su bambini olandesi ha evidenziato che più del 73% dei piccini tra i 4 e i 12 anni sostengono di aver sperimentato timore durante la notte.
Incubi dei bambini: cosa fare
Un’altra ricerca di origine australiana invece ha mostrato che il 64% dei piccoli tra gli 8 e i 16 anni hanno avuto incubi.
Contemporaneamente però i loro genitori non erano al corrente dei problemi avuti dai bimbi.
Secondo gli scienziati è normale che i bambini si sentano stressati per via della separazione notturna. Nell’antichità infatti le comunità vivevano raccolte, trascorrendo insieme ai piccoli anche la notte per paura di lasciarli vulnerabili ai predatori. Lasciare solo un bimbo di notte significava abbandonarlo e condannarlo alla morte.
Da quel periodo quindi deriverebbe la paura che provano i bambini moderni ad essere lasciati soli la notte. Oltretutto molti hanno difficoltà a separare la realtà dalla fantasia.
Questi piccoli quindi saranno inclini ad avere più incubi, di notte.
Una ricerca compiuta su 900 bambini canadesi ha dimostrato che i piccoli che dormivano nel letto con la mamma erano meno inclini ad avere incubi.
Secondo alcuni ricercatori ci potrebbe essere una relazione tra le ansie dei bambini e i loro incubi notturni, i bambini indicati dalle madri come difficili o emotivamente disturbati era più propensi ad avere incubi a 29 mesi.
I bambini hanno bisogno di aiuto per affrontare gli incubi
Gli adulti hanno difficoltà ad affrontare ansie e paure e quando vanno a dormire le preoccupazioni li portano a produrre alti livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) per il giorno dopo.
Per un bambino è la stessa cosa, se non peggio. Per affrontare le sue ansie un piccolo ha bisogno, come si legge su Patience Science:
- un senso ben sviluppato del tempo (“Quando vedrò di nuovo la mamma?”)
- l’abilità di controllare gli impulsi emotivi
- l’abilità di distinguere fantasia e realtà
- la capacità di ragionare in modo consapevole e arrivare a conclusioni razionali su informazioni sensoriali fuorvianti
La maggior parte dei bambini però non sviluppa questa capacità fino a 5 – 6 anni.
Le implicazioni quindi sembrano evidenti. Quando i bambini piccoli e in età prescolare vengono lasciati da soli non sanno come calmarsi e anche dopo aver trovato il modo di ragionare sulle proprie emozioni non possono inventare terapie di gestione della paura.
Inoltre, bimbi che hanno un temperamento più inibito tendono ad avere un ritmo cardiaco più elevato a riposo e tassi di stress più alti. Il loro lobo frontale dove risiedono i processi riguardanti ansie e paure è molto attivo.
Ecco quindi alcuni suggerimenti per aiutare i piccoli
- consultare sempre i genitori il cui consiglio è quello di tendere a lasciare i bambini in difficoltà soli la notte: i bambini mancano degli strumenti necessari per riuscire a farcela da soli. sono in molti a sostenere che si tratta di un approccio sbagliato
- parlare ai bambini della differenza tra realtà e fantasia e provare loro che non ci sono mostri nell’armadio: i bambini che faticano a distinguere tra realtà e fantasia sono ad alto rischio di paure notturne
- considerate le ragioni dello stress quotidiano: bambini che soffrono di ansie di giorno (la scuola, separazione dai genitori, ecc… ) sono più inclini a temere l’oscurità e la paura di dormire da soli. Potete ridurre le loro ansie aiutandoli a gestire le ansie giornaliere
- rivedete i requisiti del sonno del bimbo e il calendario del riposo: a volte i genitori sovrastimano la necessità di sonno dei piccoli. Quindi li mettono a letto prima del necessario. Bimbi “lasciati a cuocere al buio” avranno più tempo per soffermarsi sulle paure notturne.
- evitare storie paurose in televisione, ma anche racconti prima di andare a nanna: questo include anche l’esposizione passiva, cioè quando i figli sono presenti mentre guardate materiale che può turbarli
- combattete la paura con il potere del tocco: l’affetto fisico spegne l’ansia da separazione
- offrite al vostro bambino conforto con un giocattolo morbido o una bambola: ci sono prove sperimentali che questo espediente funziona. In alcuni studi in cui ai bambini è stato dato un cucciolo di giocattolo da abbracciare i piccoli hanno mostrato meno paura e ansie.
- cercate di essere pazienti: se gli incubi notturni dei figli vi stanno privando del sonno è normale provare risentimento, ma è molto importante non indirizzare la vostra rabbia e frustrazione verso il bimbo. Se il piccolo si sente rifiutato questi intensificherà l’ansia.
- rispondere prontamente agli incubi: assicurate il bimbo che i suoi incubi non sono reali, che tutti li hanno qualche volta. Prima spezzerete l’incantesimo di un sogno spaventoso e prima il bimbo tornerà a dormire
- date al piccolo una luce notturna: a mano a mano mentre affrontate le sue paure notturne diminuite l’intensità della luce, ma fate attenzione a trovare una lampadina che emana una luce morbida e calda
- siate un modello di calma e sicurezza: quando il vostro bambino viene da voi impaurito siate calmi, sensibili e reattivi. Ditegli che capite che è spaventato e che capita a tutti. Non lasciate che la simpatia si trasformi in iperprotettività. Se i bambini capiscono che siete in ansia o spaventati loro lo saranno ancora di più
- mostrate ai bambini come rilassarsi: nel corso di uno studio per ridurre l’ansia nei bambini che dovevano affrontare una procedura medica i ricercatori hanno insegnato ai bambini come fare respiri profondi e lenti facendoli poi espirare in parti per soffiare. Questo ha ridotto l’ansia nel 40% dei bambini
- contrastare i pensieri spaventosi con immagini di felicità, sicurezza e coraggio: quando ha paura aiutate il vostro bimbo a pensare a situazioni che lo rendano felice e in controllo. Potreste suggerirgli di pensare di giocare con il suo animale preferito
- insegnategli strategie per superare la situazione con il gioco di ruolo: molti bambini superano la paura dei controlli medici giocando al dottore. Durante il giorno parlate del problema e suggerite come affrontarlo. Aiutate il bambino a mettere in pratica le tattiche che abbiamo ricordato prima, pensare a cose felici, dirgli quanto è coraggioso, provare tecniche di rilassamento, trasformare le creature che gli fanno paura in qualcosa di non spaventoso. Provate a mostrargli un gioco di ruolo in cui una persona interpreta l’adulto e l’altra il bimbo spaventato. Dopo la dimostrazione invertite le parti
- durante il giorno create delle storie con il bambino in cui il protagonista impara a superare gli incubi: questa tecnica è progettata per rendere i bimbi meno timorosi facendoli confrontare con le loro paure a piccoli passi. Cominciate a raccontare storie prive di elementi paurosi. Poi introducete qualcosa di leggermente pauroso. L’eroe della storia reagisce al pericolo applicando i suggerimenti di cui abbiamo parlato sopra. Se la storia non turba il piccolo potete inventarne un’altra più spaventosa
- se il bambino soffre di gravi incubi notturni consultate un medico o un terapista: recenti ricerche hanno dimostrato che i bambini che soffrono di incubi, durante il giorno presentano ansia impulsività e problemi di comportamento.
Unimamme e i vostri bimbi hanno gli incubi? Magari questi consigli potrebbero tornarvi utili.
Noi vi lasciamo con uno studio che spiega come la paure facciano bene ai bambini.