Non+comunicare+al+datore+di+lavoro+di+essere+incinta+non+%C3%A8+motivo+di+licenziamento
universomammait
/2015/07/16/licenziata-perche-incinta-sentenza-giudica-azione-del-datore-di-lavoro-illegale/amp/
Categoria News

Non comunicare al datore di lavoro di essere incinta non è motivo di licenziamento

Published by
Valentina Colmi

 


 

Una bracciante agricola messinese era stata licenziata dal suo datore di lavoro perché al momento dell’assunzione non aveva rivelato di essere incinta. La Corte di Cassazione ha fatto chiarezza sulla questione: se la lavoratrice avesse detto di essere in dolce attesa non sarebbe stata tutelata a dovere, dopo essersi messa in malattia per un periodo di 15 giorni. Se avesse comunicato prima il suo stato sarebbe stata ostacolato il principio di parità di trattamento.

Licenziata perché incinta: non si può

La sentenza della Corte di Cassazione fa ordine su un argomento piuttosto controverso: molti datori di lavoro si sentono in dovere di non tutelare la futura maternità e per questo vedendola più come un ostacolo che come una risorsa preferiscono togliere la mansione alla lavoratrice gravida.

In questo caso il capo della giovane neo assunta ha dichiarato di aver licenziato la giovane a causa di un’assenza di 15 giorni ingiustificata e protratta della ragazza venendo solo in un secondo tempo a conoscenza della gravidanza. Secondo poi il datore di lavoro, la donna si era presentata al lavoro senza dare alcuna motivazione della sua assenza. L’uomo aveva licenziato la ragazza a marzo 2008 comunicando però il licenziamento oltre la data dei 60 giorni, intendendo così non pagarle lo stipendio per il periodo in cui non aveva lavorato. Inoltre voleva i danni per l’inadempimento del mancato lavoro.

Nel 2012 è stato presentato l’appello e la Corte di Cassazione di Messina ha dichiarato nulla la prima sentenza a favore del datore di lavoro per tre motivazioni:

  1. Il licenziamento intimato ad una lavoratrice dall’inizio della gestazione fino al primo anno di vita del bambino è illegale e pertanto il datore di lavoro inadempiente deve essere condannato a riammettere la lavoratrice in servizio e a pagarle i danni dell’inadempimento, in ragione del mancato guadagno.
  2. Non comunicare al datore di lavoro dal quale si è stati assunti con un contratto a tempo determinato di essere incinta nel momento dell’assunzione non è motivo sufficiente per dissolvere il rapporto di lavoro o non costituisce una “colpa grave“. La lavoratrice comunicando il suo stato infatti non godrebbe della stessa parità di trattamento, garantito dalla Costituzione.
  3. Non è necessario fornire alcun certificato dell’attestata gravidanza, visto che si tratta di una pura formalità.

La donna deve essere risarcita di 15 mensilità fino al compimento di 1 anno del bambino.

E voi unimamme che cosa ne pensate di questa sentenza? A voi è capitato qualcosa di simile?

Valentina Colmi

Recent Posts

  • News

Pelle, meconio e calo peso: tutto quello che devi sapere sui primi giorni di vita

I primi giorni di vita di un neonato rappresentano un periodo di grande adattamento, sia…

7 ore fa
  • Casa e bambini

Bimbo in arrivo? Come rendere la tua casa perfetta per il tuo bambino

L'arrivo di un bimbo è senza dubbio uno degli eventi più significativi e gioiosi nella…

18 ore fa
  • Parto

Induzione del travaglio: tutto quello che devi sapere per un parto sereno

Quando il termine della gravidanza si avvicina, molte donne iniziano a interrogarsi sul momento del…

1 giorno fa
  • Parto

La posizione perfetta per partorire: scopri qual è la migliore per te

Il parto rappresenta il culmine della gravidanza, un'esperienza unica che si differenzia per ogni donna.…

2 giorni fa
  • News

Neonati e gatti un’amicizia unica: scopri tutto per una convivenza serena e sicura

La coesistenza tra neonati e gatti rappresenta una curiosità per molti neogenitori, preoccupati su come…

2 giorni fa
  • Parto

Parto naturale: tutto ciò che devi sapere per un’esperienza indimenticabile

Il parto naturale rappresenta una scelta consapevole e informata per molte donne che desiderano vivere…

3 giorni fa