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Bambina nasce prematura, ma secondo i medici non aveva nessuna speranza (FOTO)

Published by
Maria Sole Bosaia


 

Unimamme, oggi vogliamo parlarvi dell’incredibile vicenda capitata a una famiglia inglese, posta davanti a una domanda che nessun vorrebbe sentirsi indirizzare.

Una mamma, che preferisce rimanere anonima, è andata in travaglio alla 24° settimana ed è stata portata di corsa in ospedale. Lì le è stato chiesto di firmare un modulo di non rianimazione per la sua bambina.

La domanda ha lasciato attoniti sia il padre che la madre della piccola Lily, venuta successivamente alla luce in un altro ospedale.


 

Il padre di Lily è convinto che se fossero rimasti nel primo ospedale la sua bambina adesso sarebbe morta.

“Non hanno fatto nessuno sforzo. Si stavano preparando per consegnarmi mia figlia in una scatola” ha dichiarato l’uomo “la mia partner ha avuto altri due bambini quindi ha riconosciuto i segnali ma siamo stati abbandonati a noi stessi per 4 ore. Quando le cose sono peggiorate e ho visto il sangue ho chiamato i medici”.

Nel frattempo la mamma di Lily ha cominciato a pensare che avrebbe perso la bambina.

La coppia ha anche raccontato che i sanitari dell’ospedale di Essex non hanno fatto nessuno sforzo per cercare di fermare il travaglio o somministrare il cortisone che avrebbe aiutato i polmoni della piccola in caso di parto prematuro.

Così i genitori della bimba si sono trasferiti in un altro ospedale. Lì le sono stati somministrati steroidi e le hanno fermato il travaglio.

Purtroppo però le si erano rotte le acque e ha cominciato a sviluppare un’infezione e così la bimba è venuta al mondo.

“Ha avuto un problema alla valvola del cuore ed è rimasta in ospedale per 3 mesi. Le cure che ha ricevuto lì sono state straordinarie. Non c’è stata nessuna domanda sul mollare. Hanno combattuto per lei e sono molto grato per questo” ha proseguito il padre.

Ora però l’uomo ha intenzione di fare un esposto per il trattamento subito nel primo ospedale, il Southend Hospital.

Da parte sua il direttore del reparto maternità annuncia che farà luce su questo caso.

C’è infine da ricordare che 24 settimane sono considerate il limite per una nascita prematura. Un bimbo nato a questa età richiede notevoli cure, mentre un piccino nato poco prima, in mani esperte, ha comunque delle chances di sopravvivere.

Unimamme e voi cosa ne pensate di questa storia?

Qualche tempo fa vi abbiamo parlato di un bimbo che aveva solo l’1% di possibilità di sopravvivere, eppure ce l’ha fatta.

 

 

( Fonte: Mirror.co.uk)

Maria Sole Bosaia

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