Unimamme, quanto sareste disposte a spendere per accertarvi della salute del feto che portate in grembo?
In Australia è in atto un dibattito su un esame che,a poche settimane di gravidanza, individua il sesso ed eventuali gravi malattie. Questo esame, che consiste nel prelievo di sangue da un braccio della mamma incinta alla 10° settimana serve ai medici per stabilire il sesso di appartenenza del feto e verificare il rischio della Sindrome di Down e altre malattie genetiche.
Sembra essere lo stesso esame di cui via abbiamo piu’ volte parlato.
Il test è disponibile in Australia fin dal 2012, ma il costo, che non è coperto dal Sistema Sanitario Nazionale, può arrivare fino a 900 dollari.
James Cook dell’Università di ostetricia e Caroline de Costa, professoressa di ginecologia, sono contrari al fatto che questo esame sia disponibile solo per chi possa permetterselo. Caroline de Costa sottolinea che se le persone potessero venire a sapere prima di eventuali anomalie potrebbero decidere prima per un eventuale aborto riducendo i costi per il sistema sanitario.
“Dovremmo cercare di renderlo disponibile per tutte le donne, perché anche quelle che hanno un basso rischio, talvolta, possono scoprire delle anomalie” evidenzia la de Costa.
Una mamma quindi potrebbe optare così per un aborto ai primi stadi della gravidanza.
Naturalmente c’è chi invece lo vede diversamente: è il caso ad esempio del professor Jan Dickinson dell’Università di medicina fetale della Western Australia, il quale sostiene che la gratuità dell’esame in questione condurrebbe le donne a una maggior pressione per sottoporsi a un aborto dopo aver riscontrato anomalie.
Un’altra possibile conseguenza èche sapendo il sesso così presto i genitori potrebbero decidere di rifiutare la gravidanza perché non si tratta del bambino o bambina tanto attesi. Cosa che purtroppo accade ancora non solo in paesi come Cina e India.
Daid Amor, professore di genetica in una clinica che effettua questo tipo di test dichiara che questo esame viene molto richiesto nonostante sia a pagamento, perché i genitori del bimbo pensano sia molto importante. Secondo lui prima o poi questo test otterrà il sostegno di qualche apparato governativo.
Infine, c’è da aggiungere che è che mano a mano che gli screening prenatali migliorano gli aborti di gravidanze di feti con Sindrome di Down aumentano.
Unimamme e voi che ne pensate di questi tipi di test? Dovrebbero essere gratuiti e quindi diffusi? Quali i rischi e i benefici?
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