Unimamme, oggi vogliamo parlarvi dell’incredibile vicenda di un piccolo prematuro, nato alla 23° settimana ma che ha combattuto come un piccolo leone per sopravvivere.
Quando è venuto alla luce Trevor Florek pesava a malapena 500 gr., ma dopo 345 giorni ha finalmente potuto lasciare l’ospedale tra i sorrisi gioiosi della sua famiglia e dei dottori e infermiere che l’hanno aiutato nella sua dura lotta per la vita.
La sua mamma Becky e suo marito Bo si aspettavano di stringere tra le braccia il loro piccolino nel dicembre dell’anno scorso, ma la mamma del bimbo ha cominciato ad avere le prime contrazioni in agosto.
Non appena arrivati i responsabili del reparto di maternità: Holtan e Erin Kuehl hanno subito intuito la gravità della situazione e sono passati all’azione.
Trevor, come i suoi coetanei prematuri di quell’età aveva bisogno del respiratore artificiale. La sua pelle inoltre era estremamente delicata, gelatinosa, fragile come quella delle persone sottoposte ad ustioni.
“Ricordo che mio marito ha detto soltanto: vi prego salvate il bambino se potete… “ ha rammentato la mamma del piccino su Today.com.
Mentre il destino di Trevor rimaneva avvolto nell’incertezza il suo papà ha chiesto che il neonato venisse battezzato e così Becky ha potuto dare un’occhiata al figlio.
“Per me è stato spaventoso ma somigliava a un essere umano più di quanto mi sarei aspettata. Tutte le sue dita, anche quelle dei piedi erano così piccoli” racconta la donna “la sua pelle era molto trasparente e fragile”.
Il bambino però non dava segni di voler mollare. Era rosa, vigile e attento a ogni movimenti intorno a lui. Nonostante questo però i prematuri devono affrontare molte avversità, tutte nel loro corpo.
In settembre i Florek sono stati chiamati d’urgenza in ospedale perché il figlio era grave.
“Gli abbiamo detto addio, eravamo pronti a lasciarlo andare” ha ricordato Becky “ma quando è arrivato il momento di lasciarci ha aperto gli occhi per la prima volta. Questo, per noi, è stato il segno che sarebbe rimasto insieme a noi ancora a lungo. Ha superato la notte“ ha spiegato la mamma.
Come tanti prematuri come lui Trevor ha dovuto superare alcune operazioni chirurgiche. I suoi polmoni erano fragili e aveva problemi a mangiare così il suo soggiorno presso l’unità di rianimazione neonatale è stato più lungo del previsto.
Il piccino è rimasto in questo reparto per 345 giorni, un periodo molto lungo, ma non un record perché ci sono casi di bambini rimasti in ospedale per 2 anni.
“Ti affezioni, conosci il bimbo e la famiglia, vedere questo bimbo che ha rischiato di non farcela, sapere che l’hai aiutato, vedere come ci guarda e ci sorride… Trevor è un bimbo speciale per tutti noi” ha dichiarato uno dei medici.
Ora, per Trevor, è venuto il momento di dedicarsi al raggiungimento di altri difficili traguardi che finora gli sono stati preclusi, ma con un po’ d’aiuto avrà l’opportunità di diventare un bimbo come gli altri.
“Trevor è un piccolo miracolo, infermiere e medici hanno lavorato tanto per farlo arrivare a questo punto” ha osservato la mamma.
Unimamme voi cosa ne pensate di questa commovente storia di amore e speranza?
Noi vi lasciamo con la vicenda di un altro piccolo prematuro che ha affrontato un intervento al cuore.
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