E’ passato quasi un anno dal 3 agosto quando nacquero i due gemellini avuti da una coppia dopo uno scambio di embrioni: i genitori biologici – Angelica e Michele (i nomi sono di fantasia) – hanno scritto loro una lettera pubblicata sui principali quotidiani in cui dicono che sperano presto di poterli conoscere: “stiamo lottando per essere nella vostra vita in qualsiasi modo e forma, perché pensiamo che non esserci vorrebbe dire privarvi di qualcosa che appartiene a voi e solo a voi: la vostra storia, le vostre radici, la vostra verità”.
Una tragedia che ha coinvolto due famiglie e che per il momento non ha via d’uscita: la coppia di genitori naturali, cioè quella “proprietaria” degli embrioni, non può vedere quelli che geneticamente sarebbero i loro figli. Lo scambio avvenne a dicembre 2013 quando ad una donna vennero impiantati degli embrioni appartenenti ad una coppia con un cognome simile, anch’essa in lista per la fecondazione assistita.
La scoperta che i due gemelli che la donna portava in grembo non fossero biologicamente compatibili con la madre è avvenuta per caso, durante un controllo per vedere se la gravidanza procedeva bene. In quell’occasione i test avevano segnalato che il dna dei feti non era riconducibile a quello della mamma (cosa che deve avvenire per forza, dato che il patrimonio genetico è diviso al 50% tra i genitori).
Angelica e Michele hanno tentato fin da subito di far rivalere i propri diritti di genitori naturali, cercando anche un dialogo con l’altra coppia che però non li ha mai voluti incontrare. La speranza è che si potesse – o si potrà – in qualche modo permettere alla prima coppia di far parte della vita di quelli che loro considerano i loro figli. Prima che nascessero i due avevano chiesto che i bambini non venissero immediatamente registrati all’anagrafe, cosa che invece hanno fatto gli altri genitori, in modo tale che non ci potesse essere più nessuna rivendicazione. Per la legge italiana infatti le cose sono chiare: i figli sono di chi li partorisce.
Nel frattempo, dopo lo scandalo, l’Ospedale Pertini è ripartito con una nuova apertura lo scorso marzo. Chissà se Angelica e Michele potranno mai farsene una ragione, chissà se riusciranno mai ad avere altri figli che comunque non sostituiranno quelli che loro ritengono i propri bambini: “Vi auguriamo di cuore di festeggiare oggi e tutti i giorni della vita. Sorridere e lasciare aperto il vostro cuore all’amore e questo sì saprete farlo… lo avete nel Dna”.
E voi unimamme cosa ne pensate?
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