Unimamme, alla nascita il neonato viene immediatamente al test di Apgar, per accertarsi che vada tutto bene.
Questa prassi consiste nel dare ai neonati viene dato un giudizio compreso tra 0 e 10 a 1 e a 5 minuti di vita.
Il test di Apgar non basta per valutare alcuni rischi
In caso di bambini che a 5 minuti hanno ricevuto una valutazione del Test di Apgar di 7 o inferiore, il processo continua per 20 minuti.
Nel determinare il valore vengono considerati:
- colore
- battito cardiaco
- riflessi
- tono muscolare
- respirazione
I medici però non dovrebbero usare i risultati del test di Apgar per predire mortalità neonatale, diagnosticare asfissia o conseguenze a livello neurologico.
Questo è ciò che l’Accademia Americana dei Pediatri (AAP) e il Collegio Americano di Ostetrici e Ginecologi (ACOG) suggeriscono e hanno pubblicato sulla rivista Pediatrics e Obstetrics & Gynecology.
Test di Apgar: novità e conferme
I nuovi suggerimenti insistono sull’ottenere campioni di sangue ombelicale da una sezione tagliata del cordone per i bambini con risultati sotto i 5 punti dopo 5 minuti (Test di Apgar allargato).
Le nuove disposizioni consigliano inoltre di sottoporre la placenta ad ulteriori esami.
Le linee guida del test di Apgar sottoscritte dall’APP e dall’ACOG invitano inoltre a non usare i punteggi per determinare la necessità della rianimazione o quali passaggi siano necessari e se qualche tentativo di rianimazione debba essere iniziato primo del primo test di Apgar dopo 1 minuto.
Si chiarisce poi che l’asfissia è un processo e non un punto di arrivo e il test di Apgar non deve essere l’unico riferimento. Sono diversi i fattori da considerare per pensare a un avvenimento ipossico – ischemico intraparto, tra cui:
- valutazione delle funzioni cliniche cerebrali con esami di risonanza magnetica
- risultati di elettroencefalogramma neonatale
- esame patologico della placenta
- studi ematologici
- disfunzione organica multisistema
- battito fetale non rassicurante
Gli autori hanno osservato che un evento ipossico ischemico non è coerente con un punteggio Apgar di 7 o più dopo 5 minuti.
Alcuni risultati hanno indotto la commissione a ritenere che i bambini con un punteggio di Apgar di 5 o meno nei primi 5 – 10 minuti sia da associarsi con il rischio di paralisi cerebrale.
Rimane invece invariato l’invito che qualsiasi test di Apgar con un punteggio di 0 oltre 10 minuti non sia usato per determinare se continuare la rianimazione.
Un punteggio tra 0-3 in 5 minuti è considerato un segno non specifico di malattia e uno dei primi segni di encefalopatia ma non è un indicatore specifico di compromissione durante il parto.
Naturalmente questi dati devono servire per aumentare il benessere e la qualità delle eventuali cure al bimbo.
Unimamme noi speriamo di avervi aiutate chiarendovi qualche dubbio, non state però in ansia per questo test.