La piccina aveva solo 12 settimane quando, durante un’ecografia, sua mamma Zoe ha scoperto che soffriva di una malattia rara, la gastroschisi, ovvero aveva un buco nella parete addominale e quindi il suo intestino stava crescendo fuori dal corpo. La piccina è nata prematura alla 37° settimana.
A causa della sua gravissima e particolare condizione, Layla ha trascorso 6 giorni con l‘intestino sospeso fuori dal suo corpo prima che venisse operata.
Come racconta Zoe nel suo blog la sua bimba ha potuto assaggiare un po’ di latte quando aveva 10 giorni. Non poteva mangiare molto prima e dopo l’operazione, perché c’era pericolo che l’intestino non l’avrebbe tollerato.
Questo però la indeboliva molto e allora le infermiere e la mamma le facevano passare un po’ di latte nel sondino naso gastrico.
Il chirurgo ha poi operato la bambina inserendo l’intestino nel corpo.
“Eravamo preparati al peggio perché ci hanno detto che era sotto ventilazione artificiale, ma è tornata respirando da sola” ha dichiarato la mamma al Mirror “è stata una piccola stella fin dal primo giorno”.
I genitori e i sanitari hanno potuto somministrare a Layla sempre più latte e così ha cominciato ad aumentare di peso e ha potuto indossare delle vere tutine.
Layla è migliorata molto e nel giro di un mese ha potuto tornare a casa, un mese dopo la famiglia ha voluto portarla in vacanza ma la piccola si è sentita male cominciando a strillare dal dolore.
Dopo alcuni test i medici hanno confermato che la piccina aveva la polmonite e quindi è stata nuovamente ricoverata. Esami più approfonditi hanno dimostrato che la neonata era affetta da endocardite, una rara e quasi mortale infezione al cuore.
Purtroppo i problemi di Layla non erano finiti qui, perché la famiglia è stata nuovamente colpita da una brutta notizia, la situazione della bimba si era complicata e vi era un grumo che ostruiva la circolazione sanguigna.
“Non penso di aver mai pianto così tanto. Ho pensato che l’avremmo persa” ha aggiunto la donna.
La piccina però è riuscita a superare tutte le avversità mentre i genitori le sono rimasti accanto.
Dopo 5 mesi trascorsi in ospedale la piccina è potuta tornare a casa insieme a mamma e papà “è davvero magico averla a casa con noi” ha detto la mamma “guardandoci indietro non riesco a pensare che abbiamo attraversato tutto questo. Lei ha attraversato un inferno e ho pensato che non sarebbe finito”.
“Vedere il suo sorriso ci ha aiutati ad andare avanti. La prima volta è stato quando Layla aveva un mese. Si è trattato di un momento davvero commovente e il suo è stato il sorriso più tenero che abbia mai visto”.
Ora i genitori possono godersi la loro bambina. “Per me è davvero il massimo farsi un po’ di coccole, al mattino, senza dover attraversare l’ospedale. Spero, questa volta, di non dover tornare indietro. Lei è davvero una combattente, una bambina felice, tutto considerato, è veramente bello vederla sorridere“.
Unimamme, questa storia ci ricorda quella del bimbo che a 6 giorni di vita ha dovuto affrontare una delicata operazione.
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