Una recente ricerca condotta presso la prestigiosa università di Harvard in collaborazione con l’Università di Wallongong, in Australia, ha affermato che i papà sono molto più bravi delle mamme nel raccontare le favole ai bambini in quanto ci mettono più pathos e interpretazione. Ecco quanto sostenuto dai ricercatori.
I papà sono più bravi a raccontare le favole
Ebbene si, quello che sembrava essere una prerogativa femminile inizia a vacillare e a lasciare spazio ai papà. Da quanto scoperto dai ricercatori dell’Università di Harvard, in collaborazione con quella australiana di Wallongong, i bambini apprezzerebbero molto di più il modo in cui raccontano le favole i papà, i quali non si limitano alla mera lettura. I papà, così come sostengono i ricercatori, lasciano molto spazio alla fantasia dei piccoli permettendo loro di interagire con la favola stessa e arricchiscono la stessa con dettagli e storie di vita vissuta e questo, secondo la dottoressa Duursma, responsabile del progetto, rende il tutto più interessante, più divertente nonché più stimolante. Sempre secondo la dottoressa Duursma i bambini apprendono più cose divertendosi e, soprattutto, aumentano sia il loro sviluppo cognitivo che il loro linguaggio.
Le mamme si limiterebbero, invece, a concentrarsi alla favola stessa senza alcuna divagazione dal testo a differenza dei papà che, all’opposto, inseriscono altri elementi e argomentazioni. Tutto ciò, secondo la Duursma «è magnifico per lo sviluppo del linguaggio dei bambini perché devono usare maggiormente il loro cervello. Dal punto di vista cognitivo è molto più stimolante». I ricercatori per far comprendere la differenza tra mamma e papà nella lettura della favola hanno portato un esempio molto chiaro ovvero se in una fiaba si parla di una scala a pioli le mamme si limitano a leggere della scala stessa mentre i papà iniziano a dialogare con il proprio bimbo e a ricordare, insieme, di quella volta in cui hanno utilizzato la scala per fare un determinato lavoretto.
Andrew Sutton, padre di due bimbi, ha affermato di leggere ogni sera la favola della buonanotte ai figli e ha dichiarato «Penso che sia importante perché la lettura sviluppa ovviamente le loro competenze linguistiche e apre le loro menti a nuovi mondi e idee. Credo che sia aumentata la loro curiosità su lettere e parole».
Leggere, dunque, una favola prima di andare a letto oltre che sviluppare la capacità linguistica e il livello cognitivo migliorerebbe anche le relazioni interpersonali. Peccato, però, che solo il 50% dei genitori legga la favola ai propri figli, eppure leggere in famiglia aiuta i bambini a sviluppare il cervello, lo abbiamo sempre sostenuto.
E voi unimamme cosa ne pensate della favola della buonanotte? È una prassi da voi utilizzata per mettere a letto i vostri piccoli? Beh, visto e considerato quanto messo in evidenza dai ricercatori potreste lasciare questo compito ai papà e approfittarne per dedicare un po’ di tempo a voi stesse.