“Tutte le persone hanno bisogno di contatto umano, ma per questi bambini la loro vita diventa focalizzata sull’istinto di sopravvivenza. Come se vivere con gli animali selvaggi fosse meglio di non avere per niente compagnia“ dichiara la fotografa alla BBC. “Ivan è scappato dalla sua famiglia a 4 anni dando da mangiare pezzetti di cibo ai cani e diventando una specie di capo branco. Ha vissuto per le strade per 2 anni prima di essere portato in un istituto” . Nel suo libro Michael Newton ha scritto: “la relazione ha funzionato alla perfezione, molto meglio di come era andata con i compagni umani. Elemosinava il cibo e lo divideva col branco. In cambio dormiva con loro nelle lunghe e buie notti d’inverno quando le temperature precipitavano”.
La fotografa sostiene che questi bambini selvaggi possono rivelare quanto ci sia di nascosto nelle società che appaiono civilizzate, in città che possono essere inospitali come foreste. “Ivan è scappato di casa per sua scelta ma la sua casa doveva essere così orrenda da preferire il vivere per strada insieme ai cani” aggiunge la donna “ho cercato di non approfittarmene, volevo attirare l’attenzione su ciò che fanno le case che accolgono i bambini”.
Ivan Mishukov, Russia, 1998
Uno studio ha rilevato che gli abusi sui bimbi sottraggono loro 7-10 anni di vita, noi speriamo che il servizio di questa brava fotografa serva ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sui tanti bambini emarginati.
Unimamme, voi cosa ne pensate di queste immagini?