Noi possiamo rassicurarvi sulla sicurezza di questa scelta grazie alla revisione delle linee guida pubblicate dal Royal College of Obstetricyan and Gynaecologist.
Secondo uno studio nel Regno Unito 1/4 dei bambini nascono per parto cesareo, il 15% a causa di un’emergenza, mentre il 10% per scelta.
Le ultime ricerche testimoniano che:
Le linee guida aiutano i dottori a scegliere tra le varie opzioni, includono anche dettagli su come capire se una donna è in grado di sostenere un parto vaginale dopo un cesareo sottolineando però la necessità di un approccio personalizzato.
Ci sono infatti alcuni fattori che possono sconsigliare il parto vaginale dopo un cesareo:
Le linee guida di cui si parla sul Royal College of Obstetricians & Gynaecologists enfatizzano anche la necessità di trovare una strada comune e condivisa per assicurare la scelta dell’opzione migliore già a livello prenatale condividendo le decisioni e documentandole.
Dopo aver fatto un’ecografia alla 20° settimana se non ci sono ragioni cliniche per evitare un parto vaginale i sanitari dovrebbero cominciare a parlarne con la coppia che dovrebbe scegliere l’opzione preferita alla 36° settimana come
“Le donne dovrebbero sapere che nella maggior parte dei casi è possibile avere un parto vaginale sicuro dopo un precedente cesareo” dichiara Janet Gumpta, autrice delle linee guida.
Se comparato a un taglio cesareo a una vaginale, emerge subito che quest’ultimo espone la mamma a rischi minori di morte, lo stesso si può dire anche per le mamme al primo figlio.
Comunque sussiste comunque un piccolo rischio (1 su 200) di rottura uterina, un rischio di bimbo che può nascere morto dopo la 39° settimana (1 su 1000), infine le mamme che sono costrette comunque a fare un cesareo d’urgenza possono andare incontro a un alto rischio di complicazioni come emorragie o infezioni.
“Per le donne è fondamentale sapere che sia il parto cesareo che quello vaginale dopo un cesareo sono sicuri e che quando si prende la decisione le loro esperienze pregresse e le preferenze vengono tenute un considerazione. Con queste linee guida si invita a usare una lista e a consultare le donne riguardo le opzioni previste elencando i rischi di un cesareo ripetuto e quelli di un parto vaginale” dichiara il professor Alan Cameron.
Unimamme, un recente studio ha sottolineato che dopo un cesareo solo il 20% delle mamme prova il parto vaginale, voi come vi comportereste?
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