L’autunno è ormai inoltrato e manca davvero poco per l’inverno ma, con l’arrivo del freddo, spesso cadiamo vittima di influenze stagionali. Tanti i bambini che, tra sbalzi di temperature e sudate, “prendono” la febbre, ovvero un aumento della temperatura corporea. Già abbiamo scritto un utile vademecum da tenere presente quando i nostri piccolo hanno la febbre ma oggi vogliamo condividere con voi 10 utili consigli su come comportarci in presenza di febbre.
Inutile nasconderlo, in linea di massima, quando i nostri bimbi hanno la febbre, soprattutto se alta, noi genitori ci facciamo prendere dal panico. Tanti gli interrogativi sul da farsi soprattutto nella somministrazione di farmaci nonché sul controllo della temperatura. Chi meglio degli specialisti può rispondere alle nostre domande?
Pochi giorni fa, nella città di Milano, si è tenuto il 34esimo Congresso Nazionale di Antibioticoterapia in età pediatrica e, in quell’occasione, tanti i suggerimenti dati dai medici ai genitori, ma anche tanti gli avvertimenti riguardo alla classica “cura fai da te”, ovvero quella intrapresa senza alcun consulto medico.
Secondo alcuni dati messi in luce durante il Congresso sembra che circa il 60% dei genitori somministri farmaci antipiretici ai propri figli di sua sponte, senza chiedere alcun consiglio al pediatra. Per di più ben oltre il 60%, poi, utilizza panni imbevuti di acqua fredda per abbassare la temperatura dei propri figli.
Ma andiamo per gradi. Quando si può parlare di febbre? Secondo l’Organizzazione Mondiale di Sanità la temperatura è da considerare normale se compresa tra i 36,6°C e i 37,5°C, dopo tale valore di riferimento possiamo parlare di febbre.
Il Direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura del Policlinico dell’Università degli Studi di Milano e Presidente WAidid, Associazione Mondiale Malattie Infettive e Disordini Immunologici, la professoressa Susanna Esposito, riguardo la febbre, dice: «La febbre è uno dei più frequenti motivi di richiesta di visita pediatrica ma spesso non viene gestita nel modo più raccomandato da parte dei genitori che tendono a somministrare farmaci non adatti o addirittura espongono i loro figli a sottodosaggi o sovradosaggi. Raccomandiamo sempre di non impiegare nel bambino farmaci per gli adulti e ricordiamo che i farmaci per contenere la febbre, come gli antipiretici, vanno somministrati sempre in base al peso e non all’età».
Seguendo, dunque, i consigli della professoressa Esposito e dei tanti pediatri presenti al Congresso ecco 10 consigli utili sul da farsi in caso di presenza di febbre.
È di certo una pratica invasiva e fastidiosa nonché anche particolarmente difficile da attuare per cui è sconsigliabile da effettuare nei bambini con età inferiore ai 5 anni.
Indistintamente dall’età dei bambino con febbre si sconsiglia, a prescindere, la misurazione orale della temperatura.
Gli unici antipiretici che è consigliabile somministrare ai bambini sono proprio il paracetamolo e l’ibuprofene, farmaci, in linea di massima, sicuri ed efficaci se utilizzati rispettando le dosi.
I farmaci antipiretici vanno somministrati ai bambini solo quando compare oltre a un malessere generale anche la febbre, ovvero quando la temperatura corporea supera i 37,5°C. Se il bambino febbrile però sta bene, non serve dare l’antipiretico.
Contrariamente a quello che tante mamme fanno, i pediatri sconsigliano l’alternarsi o l’uso combinato di paracetamolo e ibuprofene poiché l’utilizzo esclusivo di un unico farmaco è più sicuro e garantisce maggiore efficacia.
Assolutamente da evitare il paracetamolo e l’ibuprofene in caso di convulsioni febbrili, per le quali è prevista, invece, altra terapia.
L’utilizzo dell’acido acetilsalicilico è sconsigliato nei bambini soprattutto per scongiurare la Sindrome di Reye, una malattia pericolosa che aggredisce soprattutto il cervello e il fegato dall’esito potenzialmente letale. Tale Sindrome insorge, rapidamente, dopo aver assunto farmaci con acido acetilsalicilico.
E voi unimamme, come vi comportate in caso di febbre?
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