Un fotografo argentino, Pablo Piovano, ha deciso di denunciare ciò che sta avvenendo in Argentina, ma che può seriamente preoccupare tutti noi, con un reportage intitolato “El costo humano de los agrotóxicos“.
Tutto ha inizio nel 1996 quando il governo argentino ha approvato la coltivazione e la commercializzazione di soia transgenica (OGM) e ha accetto l’uso del glisofano, uno degli erbicidi piu’ usati al mondo in campo agricolo, che non ha effetti sulla soia transgenica.
La decisione del governo argentino, presa in soli 3 mesi, non è stata conseguente ad un’analisi interna, ma i responsabili della decisione si sono “fidati” delle ricerche della multinazionale Monsanto, creatrice dell’erbicida Roundup, il diserbante che contiene glisofato e al quale la soia modificata geneticamente è resistente. Quindi quando utilizzato, uccide tutto tranne la soia.
Il glisofato, come riportato da diverse ricerche, ha effetti devastanti sulla salute delle persone che ne vengono in contatto. Infatto Pablo Piovano ha viaggiato nel suo paese, raccogliendo le testimonianze di persone che vivono o lavorano nei campi coltivati a soia ogm, e che quindi sono maggiormente esposte agli effetti degli erbicidi.
Dal 1996 ad oggi circa il 60% della terra coltivata in Argentina è stata convertita a ogm e soltanto dal 2012 sono stati spruzzati ben 370 milioni di litri di pesticidi tossici. A questi numeri, se ne aggiungono di piu’ drammatici:
Da un’indagine risulta che un terzo della popolazione argentina sia interessata dagli effetti del glisofato (oltre 13 milioni di persone)
Ciònonostante, non c’è informazione ufficiale adeguata, l’Argentina non ha ancora fatto nulla.
Pablo Piovano, che con il suo reportage ha vinto anche diversi premi ed è stato esposto all’edizione 2015 del Festival della fotografia etica di Lodi, lo presenta così:
“Questo lavoro è stato guidato dal mio amore e omaggio a Madre Natura . Una visione critica del cattivo uso della conoscenza e della tecnologia che nel tempo ha trascinato la “civiltà” nella perdita di memoria sul nostro antico sascro rapporto con la natura .
Importanti aziende media hanno perversamente nascosto i numeri ingiuriosi della popolazione colpita , e sono diventate complici di coloro che sono direttamente responsabili come Monsanto , politici, importanti proprietari terrieri e finanziatori.
È per questo che ho deciso di lavorare per trovare le prove di questa situazione, trascorrendo lunghe giornate da solo, viaggiando per oltre 6000 km con la mia auto vecchia di 20 anni, e la mia macchina fotografica come mio contributo affinchè ciò non continui.”
Ecco quindi alcune delle foto che piu’ ci hanno colpito, e a seguire il video che non ha bisogno di presentazione.
Segue il video del reportage con testimonianze e racconti.
La domanda è: cosa deve succedere ancora perchè i grandi della terra si accorgano di ciò che stanno facendo alle persone piu’ indifese? Quanto dolore ancora?
Piu’ volte abbiamo parlato di quanto possa essere importante curare l’alimentazione, soprattutto dei bambini, ma guardando ciò che avviene nel mondo sorge davvero il dubbio se sia sufficiente o meno.
E voi unimamme che ne pensate di questo servizio?
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