Secondo uno studio, infatti i piccoli concepiti in giugno presentano un tasso più elevato di difetti di nascita come spina bifida e Sindrome di Down.
Anche se si tratta di ricerche che costituiscono una nicchia, i loro risultati non possono essere ignorati.
Una ricerca proveniente da Bristol, invece, ha dimostrato che i bimbi nati alla fine dell’estate – inizio autunno sono leggermente più alti degli altri (5 mm.) e possiedono ossa più spesse (12,75 cm quadrati) dei bimbi nati in inverno e primavera.
Uno studio di Nashville ha scoperto invece che i bimbi nati 4 mesi prima dell’arrivo dell’influenza alla fine dell’autunno e all’inizio dell’inverno hanno il 30% di rischio di soffrire d’asma.
A questo si aggiunge una ricerca israeliana secondo la quale i piccoli nati in giugno e luglio hanno maggiori possibilità di diventare miopi dei coetanei venuti alla luce in dicembre e gennaio.
Non sono rassicuranti nemmeno gli studi che hanno dimostrato che i bimbi nati nell’emisfero più settentrionale nei mesi di febbraio, marzo e aprile hanno tra il 5-10% di rischio più alti di sviluppare la schizofrenia.
Adrian Sayers, medico specializzato in statistica della Bristol University e responsabile principale dello studio ha scoperto che i bambini più alti e forti vengono alla luce a fine estate e proprio per questo sta cercando di capire come la vitamina D aiuta il calcio a farsi strada nelle ossa dei piccoli.
L’esposizione al sole delle mamme risulta essere un fattore comune tra le mamme di tutte le estrazioni sociali. Altri studi però indicano l’esposizione delle mamma come potenzialmente pericolosa a causa dei pesticidi (di cui abbiamo parlato in un recente servizio fotografico).
Secondo Paul Winchester, professore di pediatria presso l’Università dell’Indiana c’è un legame tra il picco di difetti di nascita dei bambini nati in estate e il livello dei pesticidi e altre sostanze agrochimiche.
Nel caso dell’asma il mese di nascita funziona come un segnale per un rischio elevato che dipende da quando i microbi dell’influenza sono più forti.
Una ricercatrice della Vanderbilt University che ha scoperto che i bambini che hanno 4 mesi quando l’influenza colpisce più forte sono più vulnerabili alle infiammazioni respiratorie e all’asma, sostiene che in realtà non esista un mese prediletto per evitare l’asma.
Inoltre ci sono condizioni che colpiscono intere generazioni, come lo stress causato da recessione o eventi catastrofici. Questo può influenza il sesso dei bambini nati 9 mesi dopo.
Il dottor Catalano, epidemiologo e professore di salute pubblica a Berkeley è piuttosto scettico, in generale, su questi risultati.
“Ultimamente va di moda litigare sui bambini nati in periodi diversi. Si chiama neo astrologia e significa trovare quelle differenze che possono essere associate a dozzine di cose e azzardare“.
Il dottor Sayer quindi invita i genitori a non preoccuparsi del mese di concepimento “dovreste avere un bambino quando siete pronti ad averlo”.
Queste discussioni però non sono inutili, le mamme potrebbero chiedere al medico che le segue un supplemento di vitamina D se il loro ultimo trimestre è grigio e noioso, mentre un giorno le mamme dei bimbi a rischio per i pesticidi potrebbero controbatterne gli effetti con antidoti e vitamine.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questi risultati?
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