Succede a Varese: alcune studentesse musulmane escono dalla classe durante il minuto di silenzio per commemorare le vittime degli attentati di Parigi del 13 novembre.
L’episodio è stato riportato da un quotidiano locale di Varese, “La Prealpina”. Sembra che alcune studentesse di religione islamica abbiano preso la decisione di abbandonare la propria classe, ci troviamo nell’Istituto Tecnico Commerciale Daverio, durante il minuto di silenzio in ricordo delle otre 120 vittime della carneficina perpetrata dai terroristi dell’Isis. Il tutto sarebbe accaduto lunedì mattina, quando le lezioni sono state interrotte per un minuto nelle scuole di tutta Italia.
Sulla vicenda sta facendo accertamenti la Digos di Varese. Una delle ragazze musulmane avrebbe affermato: “Siamo uscite dall’aula perché non abbiamo capito come mai si deve esprimere solidarietà solo alle vittime di Parigi e non a quelli che muoiono in tutti gli attentati in altre parti del mondo“.
A riferire le dichiarazioni della studentessa è stata la preside Nicoletta Pizzato, dando ufficialità all’evento in questione. Sempre la dirigente avrebbe anche dichiarato che subito dopo le ragazze sono rientrate nella propria classe e, una volta chiarito i motivi del proprio gesto di dissenso, con la docente e gli altri compagni è seguito un lungo e sentito approfondimento della questione.
Odio, divergenze politiche, interessi economici, guerre in nome di un dio, razzismo, xenofobia, integrazione, tutto questo e molto altro respirano i giovani. Vengono su con forti dissidi e sensi di appartenenza legati a doppio filo con la diffidenza e l’esclusione del diverso.
I fatti di Parigi vengono interpretati anche dai nostri figli, che si trovano ad affrontare la realtà di chi la pensa in maniera opposta, vivono al fianco di ragazzi che praticano un altra religione, proprio quella per cui alcuni uccidono in suo nome. La strada migliore per aiutare a comprendere il mondo in cui saranno adulti è quella intrapresa dal docente, che non ha girato la testa da un’altra parte e ha aperto un dibattito all’interno della classe con le ragazze di religione musulmana e il resto della classe che aveva partecipato al minuto di silenzio.
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