Kirill è un bambino di 4 anni proveniente dal Kazakhistan che è stato adottato da una famiglia del Newfoundland, in Canada. Il piccolo è senza la mano destra dalla nascita e questo è stato un deterrente per altre famiglie che non lo hanno accettato per la sua diversità. L’incontro con il nonno Chris è stato emozionante e unico nonché, probabilmente, predestinato poiché anche il nonno è senza la mano destra. Ecco la loro storia.
Incontro tra nonno e nipotino adottivo, entrambi senza una mano
Quando i due genitori, Doug e Lesley Facey, hanno deciso di adottare il piccolo Kirill lo stesso giudice kazako ha chiesto loro: «Siete sicuri di volere adottare questo bambino senza mano?». I due, dopo un attimo di sdegno per quanto chiesto loro, hanno risposto: «Con tutto il rispetto, questo bambino non ha niente che non va. Gli manca una mano, non è mica da considerare disabile» e hanno sottoscritto tutti gli incartamenti per rendere effettiva l’adozione. Prima che la stessa diventasse effettiva sono trascorsi ben due anni ricchi di burocrazia e procedure legali. Ma il momento del loro incontro è stato emozionante e unico.
Doug e Lesley Facey non hanno avuto alcuna perplessità nello scegliere proprio Kirill come loro figlio. Doug, quando ha visto la foto del piccolo, ha creduto si trattasse proprio di un segno del destino. A quel bimbo manca una mano proprio come al padre il quale per tutta la vita gli ha insegnato che nulla può essere da ostacolo nella vita, queste le sue parole: «Non avremmo mai potuto dire di no a questo bambino, sono cresciuto con una persona con lo stesso difetto fisico che mi ha insegnato che niente ti deve fermare nella vita».
Una volta preso Kirill, Doug e Lesley sono tornati nel Newfoundland e lì il piccolo ha incontrato il nonno Chris che, proprio come lui, ha il suo stesso difetto fisico, a entrambi manca la mano destra. I due si sono immediatamente salutati battendo i loro moncherini, una sorta di “Give me five” tutto loro. Tra loro l’empatia è stata istantanea e da quel giorno sono diventati inseparabili. Questo gesto è definito dagli stessi protagonisti “l’urto del moncone”. Ecco, finalmente, un bella storia d’amore che ha, da subito, raccolto un’infinità di “mi piace”.
E voi unimamme cosa ne pensate di questa bella e sofferta storia di adozione? Conosciamo la gioia dei genitori nell’abbracciare, dopo mesi e mesi di burocrazia, i loro piccoli e queste immagini commoventi lo dimostrano.